Un'analisi aggiornata dell'Isw traccia un bilancio lapidario dell'operazione russa in Ucraina
MOSCA - A 500 giorni dall'invasione, l'esercito russo non è riuscito a raggiungere nessuno degli obiettivi di conquista che si era prefissato per l'Ucraina. Lo scrive nella sua analisi aggiornata il think tank statunitense Isw (Institute for the study of war).
La resistenza, determinata e abile, ha fermato diverse offensive russe, compresa la cattura di Kiev, e ha liberato gli oblast di Sumy e Chernihiv, nonché parti degli oblast di Kharkiv, Mykolaiv e Kherson che le forze russe avevano occupato. Le forze ucraine stanno conducendo operazioni di controffensiva mentre i russi tentano di mantenere le terre che ancora occupano.
Dal canto suo, l'intelligence del Ministero della Difesa britannico scrive su Twitter che i media russi «sono stati quasi certamente inizialmente sorpresi» dall'ammutinamento del Wagner e «non erano preparati». Dopo che l'insurrezione è stata disinnescata, le emittenti pubbliche hanno cercato di «correggere» le affermazioni secondo cui le forze di sicurezza erano state passive.
«I media russi hanno risposto all'ammutinamento del Gruppo Wagner del 24 giugno in tre fasi», durante la marcia su Mosca di Yevgeny Prigozhin «la Tv russa ha mantenuto il suo programma abituale». «La narrativa ha promosso l'idea che il presidente Vladimir Putin avesse trionfato sventando l'insurrezione, evitando lo spargimento di sangue, e ha cercato di unire il Paese dietro al Presidente».
«Quasi una settimana dopo, lo Stato ha iniziato a minimizzare l'importanza del proprietario di Wagner infangando il suo personaggio». «I canali Telegram del Wagner sono diventati in gran parte silenziosi, quasi certamente a causa dell'intervento dello Stato. Al contrario, Putin ha intrapreso impegni pubblici insolitamente importanti».