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GERMANIA«Scegliamo noi chi entra in Germania», e Orban gongola

11.09.24 - 12:30
Olaf Scholz svolta: «Rimpatriare coloro che non possono restare». E la stretta sui migranti piace al leader ungherese.
afp
Fonte ats ans akr
«Scegliamo noi chi entra in Germania», e Orban gongola
Olaf Scholz svolta: «Rimpatriare coloro che non possono restare». E la stretta sui migranti piace al leader ungherese.

BERLINO - «Siamo un Paese che dà protezione» e «l'apertura al mondo è necessaria», ma questo «non significa che chiunque voglia possa entrare. Dobbiamo essere in grado di scegliere chi viene in Germania». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz al Bundestag, nel corso di un duro dibattito sulla politica d'asilo, evidenziando la necessità di maggiore controllo sull'immigrazione e anche di «rimpatriare coloro che non possono restare».

"Non c'è Paese al mondo con una popolazione attiva in calo che abbia una crescita economica. Questa è la verità che dobbiamo affrontare", ha sottolineato.

L'apertura al mondo «è scritta nella nostra Costituzione e non lo mettiamo in discussione», ha sottolineato Scholz, rivendicando la rettitudine dell'azione del suo governo che "ha messo fine all'inerzia" dei politici conservatori. "Abbiamo avuto successo e continueremo con questo approccio", ha affermato, chiedendo di "sopportare" un dibattito molto sensibile anche per i Paesi vicini come la Polonia.

All'indomani del fallimento del vertice a Berlino sull'asilo e la migrazione tra il governo e l'opposizione di centrodestra, Scholz ha quindi difeso la linea tenuta dalla sua coalizione, rispendendo ai mittenti - i leader della Cdu e della Csu, Friedrich Merz e Alexander Dobrindt - le critiche. "Con le parole non si è ottenuto nulla, sono loro che non ottengono nulla", ha contrattaccato il cancelliere, molto duro soprattutto nei confronti di Merz, definito "il tipo di politico che crede che la politica migratoria si possa risolvere con un'intervista alla Bild am Sonntag".

La "porta" del dialogo per creare un campo largo sulla migrazione tuttavia «resta aperta», ha sottolineato Scholz. «Questo è quello che vuole la gente. Non una lotta nel fango. Sarebbe bene trovare una soluzione comune».

Nel suo discorso al Bundestag Scholz ha inoltre attaccato l'estrema destra di Alternativa per la Germania (AfD), giurando che il suo governo «farà tutto ciò che è in suo potere» perché perda rilevanza.

"I risultati delle elezioni in Turingia e Sassonia sono deprimenti e non ci abitueremo mai. L'AfD è un male per il nostro Paese. Ci faranno andare indietro. Hanno un'immagine della donna obsoleta. Faremo di tutto perché questo partito perda di nuovo importanza".

In Turingia, l'AfD ha ottenuto una netta vittoria, la prima per un partito di estrema destra in un'elezione regionale in Germania dai tempi del nazismo. In Sassonia, l'AfD ha ottenuto un secondo posto dietro ai cristiano-democratici della Cdu.

Orban "esulta" - «La Germania ha deciso di imporre severi controlli alle frontiere per fermare l'immigrazione clandestina. Cancelliere Scholz, benvenuto nel club!». Lo ha scritto su X il primo ministro ungherese, Viktor Orban, plaudendo, con un po' di ironia, alla decisione di Berlino di estendere i controlli ai confini.

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