Giappone e Stati Uniti schierano nuove unità missilistiche nell'arcipelago
TAIPEI - Nuovi venti di guerra in direzione Taiwan. A meno di due mesi dal cambio di amministrazione a Washington, gli apparati militari Usa in Giappone decidono il dispiegamento di unità missilistiche nelle isole Nansei, nel sud ovest dell'arcipelago e nelle Filippine, per far fronte a una possibile contingenza con la Cina nello stretto di Formosa.
Lo anticipano i media nipponici, che citano fonti a conoscenza del dossier, spiegando che l'operazione sarà completata il mese prossimo dal reggimento di stanza degli Us Marines nella regione, attraverso l'utilizzo di un sistema di artiglieria e razzi a lancio multiplo, posizionati lungo la catena di isole che si estende dalle prefetture giapponesi di Kagoshima all'isola di Okinawa, in direzione di Taiwan.
In caso di contingenza, nella fase iniziale verranno create basi temporanee sulle isole abitate dell'arcipelago insulare per l'invio dei Us Marines in piccole formazioni e in diverse località, mentre le forze di autodifesa giapponesi (Sdf) si occuperanno principalmente del supporto logistico per le unità della Marina, compresa la fornitura di carburante e munizioni.
Nel febbraio del 2023 gli Stati Uniti e le Filippine hanno concordato di aumentare il numero di basi disponibili da cinque a nove per l'uso militare da parte degli Usa, che si prevede saranno utilizzate in caso di contingenza a Taiwan. Nello stesso contesto, lo scorso luglio Tokyo e Manila hanno firmato un accordo di difesa bilaterale per facilitare le esercitazioni congiunte per una più stretta cooperazione in materia di sicurezza.
Nelle ultime sei settimane il Pentagono ha approvato ordinativi per la fornitura di armi e apparati di difesa nel continente asiatico per oltre 14 miliardi di dollari, in Giappone, Taiwan e Corea del Sud. L'ultimo ratificato la scorsa settimana con Seul per l'aggiornamento degli aerei da caccia F-15K, prodotti dalla Boeing e dalla Rtx, assieme alla britannica Bae Systems. Nel fine settimana il Segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, era in visita alle Isole Fiji, nel Sud Pacifico, per «rafforzare la cooperazione logistica tra i due Paesi».