Cerca e trova immobili

REGNO UNITOAnche BoJo in campo... in attesa della «batosta»

03.07.24 - 11:10
Il Regno Unito domani andrà al voto. E all'orizzonte si profila il tracollo dei conservatori
keystone-sda.ch / STF (ANDY RAIN)
Fonte ats
Anche BoJo in campo... in attesa della «batosta»
Il Regno Unito domani andrà al voto. E all'orizzonte si profila il tracollo dei conservatori

LONDRA - Apparizione a sorpresa a ridosso delle elezioni britanniche di domani dell'ex premier Boris Johnson, sullo sfondo delle previsioni unanimi di un tracollo dei Tory guidati dal suo ex ministro e successore Rishi Sunak.

Controverso, quanto insostituibile fra i conservatori a livello di capacità tribunizie, BoJo ha affiancato ieri sera Sunak a un comizio a Londra, siglando una sorta di pace dopo il lungo gelo seguito alle recriminazioni per la rivolta interna costatagli la poltrona a Downing Street nell'estate 2022 sullo sfondo del cosiddetto scandalo Partygate, e ha provato a rincuorare un minimo una base elettorale sfiduciata.

Ha ammesso che il partito rischia «una batosta» (evocando una "'sledgehammer defeat", letteralmente una «sconfitta con un colpo di mazza da fabbro»). Ma ha aggiunto che il peggio «può ancora essere evitato», riferendosi quanto meno alle previsioni di una super maggioranza senza precedenti in Parlamento a favore dei laburisti di Keir Starmer.

La ricomparsa di Johnson sembra in ogni modo una mossa disperata, per l'esito della campagna in corso. E, semmai, un messaggio per il dopo elezioni, quando inevitabilmente si riproporrà la questione della leadership interna: questione che secondo il ministro Michael Gove, pezzo da 90 dei Tories a rischio di perdere - come altri colleghi di governo - persino il suo seggio di deputato, potrebbe essere risolta proprio dalla ricostituzione di un tandem Johnson-Sunak, da lui equiparati a "Bellingham e Kane", i due campioni-simbolo della nazionale inglese di calcio impegnata a Euro 2024. Ma che, secondo altri esponenti e molti analisti, richiederà più probabilmente la ricerca d'una figura nuova.

Tuttavia, un ministro in carica, il titolare del Lavoro, Mel Stride, ha detto alla Bbc di «credere assolutamente» nei sondaggi stra-favorevoli al Labour di Keir Starmer. Il Partito conservatore di Rishi Sunak va incontro a «una sconfitta a valanga senza precedenti» alle elezioni di domani nel Regno Unito.

Stride ha poi evocato una maggioranza laburista superiore a quella ottenuta da Tony Blair nel 1997 e addirittura a quella conquistata nel lontano 1931 a parti invertite dai conservatori (con 492 seggi di vantaggio in coalizione con altre due forze sul Labour, distacco che per la verità neppure i sondaggi attuali più estremi pronosticano).

Sulla stessa linea l'ex ministra dell'Interno, Suella Braverman, falco della destra Tory anti-immigrazione e rivale interna di Sunak, secondo la quale per il suo partito «è finita».

Più prudente, invece, quasi per scaramanzia, il deputato laburista Pat McFadden, responsabile della macchina elettorale del partito di Starmer, stando al quale «il cambiamento», dopo 14 anni di governi «e di caos Tory», verrà «solo se la gente voterà» per il Labour domani alle urne.

Sostieni anche tu la Vallemaggia e la Mesolcina.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE