Negli Usa il 38% della spesa globale. Seguono Cina, India, Russia e Arabia Saudita. Poi Francia e Germania
STOCCOLMA - La spesa militare mondiale ha raggiunto nel 2019 il livello più alto dalla fine della guerra fredda, con gli Stati Uniti in testa: è quanto emerge da un rapporto dell'Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma (Sipri).
Nell'intero anno scorso, le spese militari sono state pari a 1.917 miliardi di dollari in tutto il mondo, con un aumento del 3,6% rispetto all'anno precedente, facendo registrare la variazione su 12 mesi più significativa dal 2010 e il livello più alto in assoluto dal 1989.
Il budget militare più alto resta quello degli Stati Uniti, aumentato del 5,3% nel 2019 a 732 miliardi di dollari, pari al 38% della spesa globale. Dopo sette anni di declino - osserva un ricercatore del Sipri, Nan Tian - la spesa Usa per la Difesa ha ripreso a salire nel 2018.
Seconda in classifica è la Cina, con 261 miliardi di dollari di spese militari nel 2019 (+5,1% rispetto all'anno precedente) e terza l'India con 71,1 miliardi di dollari (+6,8% su base annua). Anche se la spesa della Cina negli ultimi 25 anni ha riflettuto sostanzialmente la curva di crescita economica del Paese, i suoi investimenti militari - spiega il ricercatore - rivelano anche l'ambizione ad un «esercito di livello mondiale». La dinamica spiega anche parzialmente gli sforzi dell'India: «Le tensioni e la rivalità dell'India con il Pakistan e la Cina - sostiene il rapporto - sono tra i fattori determinanti nell'aumento della spesa militare» del Paese.
A seguire i primi tre in classifica, Russia e Arabia Saudita: tutti e cinque insieme rappresentano oltre il 60% della spesa militare totale. La Germania, settima dietro la Francia, registra il più forte aumento tra i primi 15: +10% nel 2019 a 49,3 miliardi di dollari.
«La crescita della spesa militare è accelerata negli ultimi anni» concludono i ricercatori del Sipri, evidenziando però che la tendenza sarà probabilmente invertita a causa della nuova pandemia di coronavirus che sta scuotendo l'economia globale. «È molto probabile che la necessità di sostenere settori come la sanità e l'istruzione avrà un effetto reale sulla spesa militare», ha detto Tian. Almeno finché l'emergenza non potrà dirsi superata.