Lo prevede la convenzione supplementare siglata con il Dipartimento federale delle finanze.
L'accordo avrà valore solo per gli esercizi 2019 e 2020.
BERNA - La Banca nazionale svizzera (BNS) verserà 4 miliardi di franchi a Confederazione e Cantoni per l'esercizio 2019, due in più di quanti erano attesi.
Lo prevede la convenzione supplementare siglata con il Dipartimento federale delle finanze (DFF), che integra la convenzione del 9 novembre 2016 sulla distribuzione dell’utile della BNS. Lo stanziamento extra è previsto fino a un tetto di 4 miliardi «se la riserva per future ripartizioni supera determinati valori soglia».
In base all'accordo attualmente in vigore la BNS distribuisce un miliardo di franchi ogni anno, con aumento a due «se dopo la destinazione dell'utile la riserva per future ripartizioni supera il valore di 20 miliardi di franchi», si legge nel comunicato stampa diramato oggi dal DFF. Dal 2016 il potenziale di rendimento della BNS è aumentato e quindi la riserva per future ripartizioni è cresciuta. «Per questo motivo il DFF e la BNS hanno deciso di procedere a una distribuzione supplementare».
La convenzione del 28 febbraio 2020 fissa due ulteriori valori soglia: se dopo la destinazione dell'utile la riserva per future ripartizioni supera il valore di 30 miliardi di franchi, la BNS procede alla distribuzione supplementare alla Confederazione e ai Cantoni di un importo pari a 1 miliardo di franchi per l'esercizio corrispondente; se dopo la destinazione dell'utile la riserva per future ripartizioni supera il valore di 40 miliardi di franchi, la BNS procede alla distribuzione supplementare alla Confederazione e ai Cantoni di un ulteriore importo pari a 1 miliardo di franchi per l'esercizio corrispondente.
Entrambe le condizioni sono state soddisfatte nel 2019. I Cantoni, comunica Berna, sono già stati informati in merito alla convenzione supplementare. Ma non ci si dovrà abituare: «in vista degli esercizi 2021–2025 verrà definita una nuova convenzione ordinaria».