Complessivamente l'intero commercio al dettaglio vedrà i proventi scendere del -1,7%, secondo il Credit Suisse
ZURIGO - Il 2021 segnerà un calo delle vendite nei supermercati svizzeri, a causa dell'effetto base legato alla pandemia: la previsione è di Credit Suisse (CS), che stima la contrazione del fatturato nel settore alimentare al -6,6% rispetto all'anno scorso, mentre il comparto non legato agli alimenti segnerà +2,0%.
Complessivamente l'intero commercio al dettaglio vedrà i proventi scendere del -1,7%. I pronostici per l'anno in corso sono soggetti a grande incertezza, sottolineano gli economisti della grande banca nel loro studio periodico Retail Outlook pubblicato oggi. I consumi continueranno a essere influenzati dalla pandemia per diversi mesi e l'asticella è stata posta molto in alto in diversi segmenti grazie al buon andamento dei ricavi nell'anno del Covid-19. Gli effetti dell'epidemia dovrebbero persistere per diversi mesi e il comportamento dei consumatori si normalizzerà solo lentamente.
Lo sguardo degli esperti si è rivolto anche all'anno passato. Il coronavirus e le misure adottate per contenerlo - in particolare il lockdown da metà marzo fino a metà maggio - hanno avuto conseguenze straordinarie e, al contempo, molto diverse per l'andamento dei fatturati e degli utili dei vari segmenti del commercio al dettaglio. A calare in modo notevole è stata anche la stessa affluenza di clienti: durante il confinamento le frequenze dei passanti sono diminuite fino all'80% nelle aree urbane e fino al 60% nelle aree più rurali, a causa del telelavoro e della chiusura temporanea delle scuole.
Partendo dal presupposto che anche in futuro il lavoro da casa rimarrà diffuso, gli specialisti di Credit Suisse prevedono una flessione delle frequenze tra il 5% e il 30%; le aree di città saranno più colpite rispetto a quelle di campagna. All'interno degli agglomerati il calo sarà significativamente più pronunciato nei quartieri in cui è ubicato un numero particolarmente elevato di uffici e nelle zone a uso misto.
Interessante, riguardo all'anno appena concluso, è il fatto che il segmento dell'abbigliamento e delle calzature non ha beneficiato di un rimbalzo dopo il lockdown. Il fenomeno è legato al fatto che il telelavoro e l'assenza di eventi spinge i consumatori a dare meno importanza ai vestiti e alle scarpe che indossano. Credit Suisse si aspetta ad esempio che Zalando Svizzera abbia subito un calo del fatturato nel 2020.