Le vacanze scolastiche, la crisi dei campi per lo sci e la questione degli influencer: parla Andreas Züllig, presidente di Hotelleriesuisse
BERNA - I Cantoni devono coordinare meglio le vacanze scolastiche: lo chiede il presidente di Hotelleriesuisse Andreas Züllig in un'intervista alla "Sonntagszeitung". Non è nel loro interesse se in montagna i turisti devono pestarsi i piedi a vicenda e pagare prezzi più alti.
"Il fatto che tutti abbiano sempre vacanze contemporaneamente rappresenta un problema", afferma Züllig. Quest'anno, ad esempio, le vacanze sportive di febbraio cadono sulle stesse settimane nei popolosi cantoni di Basilea e Zurigo così come in Germania, spiega il direttore dell'Hotel Schweizerhof di Lenzerheide (GR). "In quel periodo le camere si esauriscono in fretta e i prezzi salgono."
"Per il turismo di montagna sarebbe molto utile se perlomeno i grandi cantoni potessero coordinare le proprie vacanze", prosegue Züllig, che lascerà la presidenza dell'associazione alberghiera a fine anno.
Un'altra questione che lo preoccupa è il numero calante di campi di sci, che per i bambini rappresentano una variante economica per fare vacanze sulla neve. "Un tempo i ragazzi entravano in contatto in questo modo con gli sport invernali. Se ciò non accade più, perdono il contatto con le montagne e non fanno più vacanze sugli sci", teme Züllig.
A suo dire, generalmente il ramo alberghiero si sta riprendendo bene dalla crisi del coronavirus. Egli non crede però che ora la Svizzera venga invasa dai turisti: "nel confronto internazionale l'offerta è tuttora cara".
Un problema sono poi gli influencer, che postano foto di attrazioni turistiche, spiega Züllig. "Poi vengono persone da tutto il mondo per fare una determinata foto. Un trend davvero assurdo e per certi posti un vero problema".