Insieme con due compagni, l’italiano è andato in fuga a oltre 200 km dall’arrivo
Il norvegese Leknessund ha conservato la maglia rosa.
CAMPO IMPERATORE - Il primo arrivo in salita, la prima frazione “tosta”, ha regalato uno spettacolo unico al Giro d’Italia.
A vincere la settima tappa, la Capua-Campo Imperatore di 218 km, è stato Davide Bais. Lo show non si è però consumato all’arrivo, ai 2’130 metri del Gran Sasso: è stato lungo 200 km. Ovvero la “durata” della fuga - inizialmente a quattro e poi a tre - che il 25enne ha condotto con Karel Vacek (alla fine secondo a 8”) e a Simone Petilli (terzo a 15”). Arrivato ad avere oltre 11’ di vantaggio, il terzetto ha resistito alle condizioni meteo (si è vista anche la neve) e al tentativo di rientro del gruppo dei migliori, ha domato una salita con pendenze anche del 13% per poi giocarsi il tutto per tutto negli ultimi 500 metri.
Con il norvegese Andreas Leknessund che ha conservato la maglia rosa, domani, sabato, il Giro ripartirà con la Terni-Fossombrone: 207 km di saliscendi.