Il due volte vincitore della Coppa del Mondo ha criticato il calendario sovraccarico. Ma anche e soprattutto le dichiarazioni del Segretario Generale della FIS Michel Vion.
Cinque gare in cinque giorni, Odermatt è un fiume in piena.
VAL GARDENA - Marco Odermatt è arrabbiato. Il due volte vincitore della Coppa del Mondo non ha gradito le parole del Segretario Generale della Federazione Internazionale di Sci (FIS), il francese Michel Vion. E l'ha fatto sapere, senza peli sulla lingua.
Le ragioni di questo conflitto? Riguardano in particolare la folle agenda imposta agli atleti per i prossimi giorni in Val Gardena. Dopo la prima sessione di allenamento di discesa di martedì, quella di mercoledì è stata annullata. Ora cosa prevederà il programma? Discesa giovedì, super-G venerdì, discesa sabato, gigante domenica e gigante lunedì. Sono cinque gare in cinque giorni. Per uno sciatore a tutto tondo come Odermatt, che gareggia in ognuna di queste tre discipline, si tratta di qualcosa di veramente folle. «È davvero difficile. Sarà il periodo peggiore della stagione», le parole del rossocrociato.
Ed è qui che è intervenuto Michel Vion: «Se è troppo, lui (Odermatt, ndr) deve essere pronto a cancellare una gara di tanto in tanto, proprio come i tennisti, che decidono di non partecipare ad alcuni tornei durante la loro stagione». Parole che hanno fatto arrabbiare e non poco il diretto interessato. «Solo i pagliacci possono dirlo con tanta disinvoltura dal loro ufficio, senza avere la minima idea di cosa significhi», la reazione del 26enne sulle colonne del Tages Anzeiger.
Il nidvaldese non ci sta e chiede maggior chiarezza: «Mi chiedo come faccia la FIS a stilare il suo calendario senza un fine settimana di riserva. È troppo facile aggiungere gare cancellate a un programma esistente, il che inevitabilmente lo sovraccarica. Perchè non ci sono giorni di riserva?».