La vita dopo il tennis: «Anche quando giocavo, il tennis non era tutto per me. Oggi sì, seguo i risultati»
BASILEA - Come procede la vita senza tennis di Roger Federer? Lo ha raccontato il diretto interessato nel corso di un'intervista esclusiva concessa a GQ Sport. «Sono un padre, un marito e un figlio. Giocare a tennis era il mio hobby e poi si è trasformato nel mio lavoro. Ma ho sempre cercato di non identificarmi solo come sportivo. Anche quando giocavo, il tennis non era tutto per me. Volete la verità? Giocare non mi manca in realtà... Mi sento davvero in pace, forse perché so che il mio ginocchio e la mia mente non mi permettono di essere in campo. Ho dato tutto quello che avevo e mi sento in pace con me stesso. Credo sia stato abbastanza semplice tuffarsi nella vita dopo il tennis. In realtà non ho abbastanza tempo durante la giornata: adoro essere circondato da persone e amici, sono molto socievole. Sento che i minuti contano più ora di prima».
Ma le partite dei suoi ex colleghi l'ex stella rossocrociata le guarda? «Guardo le highlights, ma per me è difficile seguire una partita intera, perché sono troppo impegnato con i bambini e a correre in giro. Forse ho guardato una sola partita intera l'anno scorso. Ma a parte questo, controllo i punteggi ogni giorno. Adoro giocare a tennis con i miei figli e ho sempre pensato: come sarà il momento in cui mi ritirerò e tornerò su un campo da tennis senza dover migliorare? A chi importa se sbaglio un dritto? A chi importa se sto migliorando o no?».