Il segretario Anas Laghrari: «La Super League è la competizione che tutti vogliono vedere, che fa sognare».
«Le minacce di esclusione? Non sono legali»
La Superlega fa sul serio e già sta studiando le prossime tappe, tra cui quella del periodo nel quale potrebbe partire. E non ci vorrà molto tempo prima che la nuova competizione possa essere servita in pasto a tutti gli appassionati di pallone.
«Potremmo iniziare tra cinque mesi - le parole di Anas Laghrari, segretario generale della Super League - Siamo pronti a sederci a un tavolo per parlare e per programmare. Le minacce di esclusione? Non sono legali. Quello a cui assisteremo non sarà un campionato chiuso, visto che un quarto delle squadre cambierebbe ogni anno. Ci saranno retrocessioni ogni stagione, come nei campionati attuali».
Sotto l'aspetto economico i club partecipanti andranno a raccogliere più soldi rispetto ad ora: «Siamo pronti a distribuire più soldi alla Uefa, se questi verranno poi investiti. La Super League è la competizione che tutti vogliono vedere, che fa sognare, che rinnoverà un calcio entrato nella follia dei trasferimenti e del denaro», ha concluso Laghrari.