Dal canto suo lo Zugo punta come di consueto in alto, mentre il Davos è a caccia di riconferme
Domani - giovedì 1. ottobre - inizia la National League 2020/2021. Per l'occasione il Lugano ospita lo Zurigo, mentre l'Ambrì sarà di scena a Berna.
L'emergenza legata al coronavirus ha limitato il mercato estivo delle varie formazioni della massima serie, ma nonostante ciò i bianconeri hanno messo a segno dei colpi davvero interessanti. Al secondo anno nel ruolo di ds, Domenichelli è finalmente riuscito a dare la sua impronta, optando per una mini-rivoluzione e mettendo nelle mani di Pelletier un roster di tutto rispetto. Alla Cornèr Arena sono arrivati ben dieci giocatori, fra cui quattro stranieri di ottimo livello (Arcobello, Boedker, Heed e Carr) e malgrado i numerosi cambi, il gruppo risponde già positivamente agli input dell'allenatore. Nel pre-season la squadra ha infatti mostrato un certo affiatamento e sembrerebbe essere pronta a giocarsi i piani alti della classifica. La rosa è migliorata sia in attacco – dove fino a novembre figurerà anche il talento Kurashev – sia in difesa. Gli innesti degli elvetici Wolf, Antonietti e Nodari completano un reparto apparso troppo fragile nelle ultime stagioni.
Dal canto suo anche l'Ambrì si è rinforzato. Gli arrivi di Ciaccio in porta, Hächler e Dotti in difesa, così come quelli di Horansky, Grassi e Nättinen in attacco, rendono la rosa indubbiamente più solida. La dirigenza biancoblù ha inoltre preferito dare fiducia all'esperto Novotny – inizialmente girato ai Rockets – in qualità di quarto straniero. L'obiettivo di Cereda - alla quarta stagione sulla panchina ticinese - sarà di conseguenza quello di continuare a contribuire in maniera sostanziale alla crescita della squadra e magari cercare di ripetere il quinto posto ottenuto due anni fa in regular season. Alla Valascia il motto sarà sempre lo stesso, ovvero “lavoro e umiltà”.
E lo Zugo? I Tori vantavano già nel 2019 una rosa stellare e in questa stagione, con un anno di esperienza in più nelle gambe, la squadra potrà davvero dire la sua. A lungo in testa alla classifica nello scorso campionato, gli svizzero centrali avevano un po' pasticciato sul finire della regular season, perdendo la prima posizione all'ultimo respiro a favore dello Zurigo. Gli arrivi di Cadonau e Forrer in difesa, così come quelli di Thürkauf e McLeod in attacco compensano le partenze di Thiry, Zryd, Lindberg e Schnyder.
Infine la sorpresa Davos. La truppa di Wohlwend – terza lo scorso anno – ha fame di riconferme. Sulle orme di Del Curto il coach 43enne ha dimostrato di saper lavorare molto bene con i giovani e di riuscire a trovare l'equilibrio ideale nello spogliatoio, composto anche da diversi senatori. Nei Grigioni i cambiamenti non sono stati molti, anche se fra i pali è arrivato l'esperto Mayer dal Ginevra. Ai fedeli Nygren e Lindgren, così come a Palushaj, è stato inoltre affiancato lo straniero Tuurunen. Resta infine in voga la suggestione Thornton, che potrebbe essere ancora ingaggiato in qualità di svizzero.
Lugano
Arrivi: Wolf (D), Antonietti (D), Heed (D), Nodari (D), Herburger (A), Arcobello (A), Boedker (A), Traber (A), Carr (A), Kurashev (A).
Partenze: Müller (P), Jecker (D), Vauclair (D), Ronchetti (D), Postma (D), Chorney (D), Klasen (A), Jörg (A), MacIntyre (A), Ryno (A).
Ambrì
Arrivi: Ciaccio (P, ), Hächler (D), Dotti (D), Horansky (A), Grassi (A), Nättinen (A), Dufey (A).
Partenze: Manzato (P), Jelovac (D), Payr (D), Moor (D), Plastino (D), Hofer (A), Sabolic (A).
Zugo
Arrivi: Cadonau (D), Forrer (D), Thürkauf (A), McLeod (A).
Partenze: Zaetta (P), Thiry (D), Zryd (D), Morant (D), Capaul (D), Stampfli (D), Bougro (A), Lindberg (A), Martinsen (A), Schnyder (A).
Davos
Arrivi: Mayer (P), Tuurunen (A), Knak (A).
Partenze: Van Pottelberghe (P), Rantakari (D), Kessler (A), Bader (A), Portmann (A), Tedenby (A), Mankinen (A).