«Ero sotto shock»
Carlos Sainz e il frustrante (e carissimo) tombino statunitense.
MARANELLO - La vittoria a Singapore e i due terzi posti di Monza e Austin. È per questo, oltre che per i problemi avuti e per i mugugni, che verrà ricordato il 2023 “rosso” di Carlos Sainz. Anzi no, anche per un episodio insieme curioso e pericolosissimo: l’incidente “del tombino” di Las Vegas. Impegnato nelle prime prove libere del weekend statunitense, lo spagnolo passò su un tombino mal fissato dagli organizzatori e la sua Ferrari si spense tra scintille e rottami, riportando danni per 1,22 milioni di euro.
«Ero sotto shock - ha raccontato l’iberico in un intervento in favore di uno degli sponsor della scuderia di Maranello - ho preso una bella botta, perché il tombino ha colpito la parte anteriore del telaio, quella della zona del sedile. Il colpo è stato come un’esplosione e, riguardando le immagini, sembra in effetti che la macchina scoppi. Grazie a Dio però non mi è successo nulla. La frustrazione è stata difficile da gestire, soprattutto perché ero molto competitivo e mi ero molto impegnato per preparare la gara. Poi all’improvviso succedono cose del genere… Io non potevo fare nulla di diverso, non è stata colpa mia bensì del circuito o della FIA, ma anche così mi hanno penalizzato».