Cerca e trova immobili
MOTO GP

«Per gli avversari di Marc Marquez c'è un grosso problema»

Affari di famiglia (Marquez): l’inizio di stagione è stato un monologo e all'orizzonte c'è il circuito delle Americhe, paradisiaco per MM93
Imago
«Per gli avversari di Marc Marquez c'è un grosso problema»
Affari di famiglia (Marquez): l’inizio di stagione è stato un monologo e all'orizzonte c'è il circuito delle Americhe, paradisiaco per MM93
Roby Rolfo: «Pecco ha perso feeling con la moto e ora sta subendo la pressione. Dall’Europa però qualcosa potrebbe cambiare. Martin? A vederlo da fuori è un po’ triste».
SPORT: Risultati e classifiche

AUSTIN - Siamo solo all'inizio, il Mondiale è ancora lunghissimo, ma per alcuni è già chiuso a doppia mandata. Merito (o “colpa”) di Marc Marquez, che con la Ducati ufficiale sta cannibalizzando l’avvio di stagione. Due Sprint e due gare dominate, permettendosi pure di “scherzare” col fratello Alex, l’unico che a tratti è riuscito a tenere il suo passo. 

Lucido, velocissimo e se possibile ancora più affamato rispetto al passato. Come un animale ferito, consapevole di quello che ha dovuto passare per tornare al vertice e che vuole gridarlo al mondo. Ora, dopo anni difficili e una graduale rinascita (iniziata col passaggio al team Gresini), sta bene e ha la moto migliore: un mix letale che la concorrenza - a partire da Pecco Bagnaia, che sulla stessa GP25 non ha ancora trovato la quadra - farà un'enorme fatica a contrastare. O almeno arginare... Nel weekend si vola ad Austin e la classifica dice che Marc, con 74 punti, si trova già a +16 sul fratello e soprattutto a un pesante +31 su Pecco.

ImagoMM93, tornato al top e con la moto migliore, ha fatto il pieno in Thailandia e Argentina.

«Non sono sorpreso dall’inizio di Marc Marquez, le avvisaglie c’erano già tutte dopo i test invernali – interviene l’ex pilota Roby Rolfo, già vice-campione del mondo della Classe 250 – Dall’inizio ha avuto un buon feeling con la moto, ed è quello che, specialmente all’anteriore, gli era un po’ mancato l’anno scorso. Ora la musica è cambiata e ha imposto un ritmo-gara fin qui inarrivabile. Mi ha impressionato per la naturalezza con cui guida. Andare forte va bene, ma quando decide di andare via scappa in un attimo, senza nemmeno forzare. Rispetto al passato non è neanche più quel funambolo che spesso rischiava delle imbarcate».

Si può dire che, dopo i tanti gravi infortuni negli ultimi anni alla Honda, ha finalmente imparato la lezione. Un Mondiale si può vincere anche con la testa e senza andare per forza sempre all-in.
«Vero, e questo per gli avversari è un grosso problema. È sempre velocissimo, ma ora anche riflessivo e con la moto indubbiamente migliore. Tempi duri per la concorrenza, anche se pian piano qualcuno si avvicinerà. Suo fratello ad esempio si è dimostrato molto veloce. Si sta togliendo dei bei sassolini dalle scarpe, dopo che per anni lo hanno etichettato come quello “scarso” e più lento. Critiche ingenerose. Poi è chiaro che il paragone è con un 8 volte campione del mondo…».

ImagoNelle prime due gare hanno dettato legge. Anche Alex si sta togliendo delle belle soddisfazioni.Nelle prime due gare hanno dettato legge. Anche Alex si sta togliendo delle belle soddisfazioni.

I segnali che arrivano dal box Ducati sono quelli di un Bagnaia nervoso che sta incassando il colpo. «C’è qualcosa che ci sfugge, dobbiamo aiutare Pecco», ha detto a questo proposito il team manager Davide Tardozzi.
«Per me pian piano si avvicinerà, anche se l’ho visto troppo rigido e un po’ teso. Fattori che hanno reso la sua guida più legnosa. Di solito era un maestro in questo senso, pulito e bello da vedere». 

In novembre ha perso il duello con un grande Jorge Martin, salito sul trono con la Ducati Pramac. Adesso si è trovato "in casa" un Marquez che, a parità di moto, sta facendo i numeri. 
«Sì, un po’ per tutti questi fattori credo che ora stia subendo la pressione. È meno disinvolto e da quando ha provato la moto 2025 ha subito perso un po’ di feeling. La tensione poi può togliere lucidità nella guida. Detto questo io credo in Pecco e gli do tempo. Il Mondiale non sarà tutto così, anche se ora si va in Texas, altra pista “paradisiaca” per Marc».

Un tracciato amico, quello texano del circuito delle Americhe, dove lo "Sceriffo" ha già vinto sette volte. Spesso dominando. La prima in MotoGP il 21 aprile 2013 con la Honda. Una vita fa.
«In Texas mi aspetto un’altra sua vittoria, ma poi c’è il Qatar e in seguito si arriverà anche in Europa. E da lì qualcosa potrebbe cambiare. Anche la Yamaha con Quartararo potrebbe diventare più competitiva».

Da qui alla fine mancano 20 gare (40 con le Sprint). Il cammino è lunghissimo, ma non sarà semplice reagire. 
«Per Pecco sarà molto più difficile rispetto agli scorsi anni, quando battagliava con Martin. Jorge era molto rapido, ma il piemontese si era distinto per lucidità e gestione. Ora diciamo che si trova nei casini. Questo perché non c’è solo Marc, ma anche Alex va molto veloce. Il tempo non gli manca, ma adesso ha delle pressioni vere e Marc Marquez è un martello. Non ha vinto per caso 8 titoli iridati. Se sta bene e non commette troppi errori è uno che il Mondiale lo può anche “ammazzare”».

Chiusura, un po’ triste, su Jorge Martin. La sua avventura in Aprilia non poteva iniziare peggio di così, con sette fratture e due GP già saltati. Anche ad Austin non ci sarà e resta in dubbio pure per il Qatar.
«A vederlo da fuori sì, è un po’ triste. Ha vinto il titolo e ora sembra già tutto finito. L’avventura è partita male, anche se l’Aprilia è una moto molto bella. Va ancora sviluppata tanto e per questo ha bisogno di un pilota come Martinator. Certo, magari è lui che rischia di finire ai margini… Era abituato a lottare per le vittorie e per il titolo. Ora dovrà essere forte mentalmente. Concentrarsi su se stesso, sulla ripresa e sul capire la moto. Poi, da metà stagione, lo vedo di nuovo bene. Nel senso che perlomeno potrà ambire a dei podi…».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.
COMMENTI
 

F/A-19 3 gior fa su tio
Bello che tanti davano MM come uno che cadeva sempre, infatti, si vede ora chi è che sa andare in moto. Le moto sono identiche e l’imbarazzo diventa evidente.

Yoebar 3 gior fa su tio
Speriamo che cambi subito qualche cosa, sta diventando la monotonia da formula 1 e per lo più monomarca. Attualmente la SBK è a una spanna sopra.
NOTIZIE PIÙ LETTE