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LUCERNAMaestro mezzo nudo e con la lingua di fuori invia selfie agli studenti

06.06.20 - 08:14
Polemica in una scuola media per scatti ritenuti inappropriati. Insegnante allontanato.
20 Minuten
Maestro mezzo nudo e con la lingua di fuori invia selfie agli studenti
Polemica in una scuola media per scatti ritenuti inappropriati. Insegnante allontanato.

LUCERNA - Un selfie in bagno. Torace nudo. Slip in vista. Bocca semiaperta e con la lingua di fuori. Lo scatto e poi via la pubblicazione su Snapchat. Peccato che l’autore della foto sia un insegnante di una scuola media di Lucerna che ha inviato l’immagine ad amici e - ahilui - studenti. Uno scatto che gli è costato caro, perché l'insegnante da maggio è stato allontanato dalla scuola.

La vicenda viene raccontata oggi sul portale 20 Minuten. L’uomo, viene precisato, aveva già inviato in passato foto ritenute inappropriate.

La lettera sibillina - A far scattare il campanello d’allarme è stata una lettera, inviata lo scorso anno a una allieva di 13 anni, contenente frasi alquanto dubbie. «Sai bene che mi piaci. Mi dispiace se te ne approfitti». E poi ancora: «Peccato che non è più come una volta, quando ridevamo tanto insieme. Ma nonostante tutto mi piaci».

Lo strano video - Poi a Natale gli studenti ricevono un video su whatsapp. Un filmato di una mutanda con su disegnato Babbo natale e la scritta “esprimi un desiderio”. E il messaggio del maestro: «Dovete ascoltarlo con l’audio e dirmi se lo indosserete domani oppure no».

Insomma quanto basta per far indignare le autorità scolastiche locali.

«Si tratta di molestie sessuali» - Per Thomas Minder, presidente dell'Associazione dei preside, la situazione è chiara: «Sarei alquanto sorpreso se l'insegnante dei miei figli dovesse inviare un video simile». Con i propri studenti un docente -qualsiasi piattaforma usi -  comunica sempre il suo ruolo di guida e pedagogo. Come professore, devi sempre essere consapevole di quale immagine stai trasmettendo al mondo esterno, anche sui social network. «Secondo me - commenta Minder - i casi citati testimoniano una vicinanza inappropriata con gli studenti».

Sulla stessa lunghezza d’onda Regula Bernhard Hug, Amministratore delegato di Child Protection Switzerland: «Gli alunni, in un certo senso, dipendono dai loro insegnanti, ricevendo da loro giudizi e voti. Questo maestro ha abusato del rapporto di dipendenza e ha palesemente superato i limiti con i bambini a lui affidati. Dal punto di vista della protezione dei minori, si tratta di molestie sessuali».

 Ha continuato a insegnare - I fatti fin qui narrati sono avvenuti lo scorso anno. L’istituto scolastico era al corrente di quanto accaduto, eppure l’insegnante ha continuare a svolgere il proprio lavoro. Solo poche settimane fa, alla riapertura delle scuole dopo il lockdown, i genitori hanno ricevuto una lettera in cui si comunicava l'interruzione del rapporto di lavoro. 

Le spiegazioni dell’insegnante - Contattato da 20 Minuten, il maestro non ha negato i casi. Ma li ha spiegati e contestualizzati. «La foto inviata su Snapchat era per mostrare il mio nuovo taglio di capelli. L’ho inviata ai miei amici, non a una persona specifica». E poi per quanto riguarda invece il video delle mutande ha spiegato: «Avevamo deciso in classe di presentarci con un abito natalizio. Ero alla Manor a fare spesa e ho visto questo boxer di Natale e ho fatto il video e l’ho mandato ai miei studenti. Si trattava di uno scherzo. Magari fuori luogo. Ma pur sempre uno scherzo».

Il docente ha dichiarato di comprendere il fatto che studenti, genitori e colleghi si siano sentiti offesi. «Ammetto che la lettera manifestava un rapporto troppo intimo. Il selfie su Snapchat e il video delle mutande natalizie sono state azioni spontanee e sconsiderate che si fanno spesso sui social media, ma capisco che inviarli agli studenti è stato sbagliato».

 Quando gli è stato chiesto perché si è tenuto in contatto con gli scolari nel suo tempo libero sui social media, ha spiegato: «Sono i media gli strumenti con i quali gli studenti comunicano principalmente, e ho avuto l'impressione che a loro piacesse comunicare anche con me in questo modo».

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