L'enorme velivolo è particolarmente apprezzato dagli osservatori di aerei.
Il suo ultimo compito sarà quello di raccogliere la punta di un razzo che verrà poi montato sull'Atlas V negli Stati Uniti
Negli ultimi anni, il gigantesco Antonov 124 è atterrato regolarmente all'aeroporto di Emmen (LU) ed è sempre stato un evento importante. Il mastodontico velivolo è riapparso oggi per ridecollare domani verso la Florida. Su richiesta di Ruag Space, questo dovrebbe essere l'ultimo trasporto di un Antonov, per Ruag, a Emmen. D'altra parte l'aereo ha già i suoi annetti, se si pensa che è stato prodotto per la prima volta, nell'ex Unione Sovietica, oltre tre decenni fa.
Il suo ultimo compito sarà quello di raccogliere la punta di un razzo che verrà poi montato sull'Atlas V negli Stati Uniti. Questo tipo di strutture composite, che vengono usate non solo per l'Atlas, ma anche per il nuovo Vulcan, saranno in futuro prodotte presso lo stabilimento americano di Ruag a Decatur, in Alabama. Di conseguenza i voli di trasporto da Emmen non saranno più necessari. Il sito produttivo rimarrà il centro di competenza per i veicoli di lancio europei Ariane e Vega. In futuro, queste parti dovrebbero però essere portate a Basilea su dei camion e da lì spedite allo spazioporto di Kourou, nella Guyana francese.
Assalto di avvistatori aerei - È per questa ragione che a Emmen si prevedono molti più spettatori di quanti già non ve ne siano solitamente con l'arrivo di un Antonov.
Nonostante la mole, l'aereo può atterrare e decollare sulla pista da 2,6 chilometri di Emmen senza problemi. «Un Antonov può persino atterrare su piste non asfaltate molto piccole, come quelle che c'erano solitamente nell'Unione Sovietica. Il carrello dell'Antonov e altre parti dell'aereo sono state costruite appositamente per questo», spiegano dall'aeroporto.
Aerei di questo tipo possono trasportare carichi fino a 120 tonnellate e sono lunghi quasi 70 metri. Le sue due ali si estendono per oltre 73 metri.