Il numero delle incarcerazioni di cittadini elvetici è aumentato nel 2019. In controtendenza tutte le altre nazionalità.
In totale lo scorso anno sono state condannate 13'252 persone. Per due terzi di loro si è aperta la porta del carcere.
BERNA - Nel 2019 sono state eseguite 13'252 pene e misure in Svizzera. Ciò è pari a 190 casi (o l'1,4%) in meno rispetto all'anno precedente. La proporzione di cittadini svizzeri è in aumento, e si attesta ora al 36% del totale, indica oggi l'Ufficio federale di statistica.
Oltre i due terzi (68%) erano incarcerazioni in uno stabilimento penitenziario. Poco meno di un terzo (32%) delle sanzioni corrispondevano a prestazioni di lavoro di pubblica utilità o a una sorveglianza elettronica.
Delle 964 persone che nel 2019 sono state colpite da almeno un provvedimento, più di due terzi sono state sottoposte a cure per disturbi mentali. Il dieci per cento è stato obbligato a sottoporsi a un trattamento contro le dipendenze. Tali cifre sono in calo dal 2016.
Ciò vale anche per la maggior parte delle nazionalità delle persone incarcerate, a eccezione degli svizzeri: 1'740 elvetici erano detenuti a fine 2019, 12 in più rispetto all'anno precedente e 15 in più rispetto al 2017.
I cittadini dell'ex Jugoslavia - il secondo gruppo di nazionalità più presente - erano 558 nel 2019, 52 in meno rispetto all'anno precedente e 70 in meno rispetto al 2017. Le persone con altre origini - come nordafricani, dell'Africa occidentale e albanesi - hanno mostrato un calo analogo.