Il Consiglio federale decide di lasciare tutto immutato: «I criteri per un intervento più drastico non sono rispettati».
Vengono pertanto ignorati gli appelli degli esperti che chiedevano misure più severe per contrastare la nuova (e più contagiosa) variante inglese.
BERNA - Nonostante la situazione epidemiologica nel nostro Paese ristagni a un livello alto e nonostante la «preoccupazione» espressa ieri dagli esperti della Confederazione soprattutto in merito alle nuove varianti, il Consiglio federale ha deciso oggi di non inasprire le misure attualmente in vigore per combattere la diffusione del coronavirus. «I criteri per un intervento più drastico non sono rispettati», hanno concluso i sette saggi dopo aver analizzato la situazione epidemiologica. «I provvedimenti adottati il 18 dicembre, ossia la chiusura dei ristoranti e delle strutture per la cultura, lo sport e il tempo libero, sono adeguati e non è necessario inasprirli», viene precisato in una nota.
Nuova valutazione il 6 gennaio - Il Governo promette che la situazione verrà «monitorata costantemente» e il 6 gennaio ci sarà una nuova valutazione. Il tasso di riproduzione del virus è attualmente inferiore a uno. Il Governo si dice tuttavia «cosciente» del fatto che il numero relativamente moderato di nuove infezioni va interpretato con prudenza - come spiegato anche ieri dagli esperti in conferenza stampa - «poiché durante le festività sono stati effettuati meno test» e i «dati potrebbero essere in ritardo».
Varianti sotto osservazione - Il Governo, viene precisato nella nota, ha tenuto conto anche dei nuovi ceppi di coronavirus scoperti in Gran Bretagna e Sudafrica che preoccupano gli esperti. «Al momento, in Svizzera sono state identificate sette persone con queste varianti», ricorda il Consiglio federale sottolineando che si tratta di versioni «più contagiose, ma non più pericolose». Se la diffusione dovesse accelerare, il Governo non esclude, a ogni modo, di prendere nuovi provvedimenti.
Le regole da seguire - Infine il Consiglio federale invita la popolazione a rispettare le regole d'igiene e di comportamento, misure essenziali per proteggersi dal virus e lottare contro l'epidemia. Vengono inoltre incoraggiate le persone a fare più test.