La proposta è stata accolta con favore dal Consiglio federale
GINEVRA - Gli scaffali pieni di caramelle, dolciumi e gomme da masticare sono un classico in qualsiasi supermercato svizzero. Ma ciò in futuro potrebbe non essere più così.
La consigliera nazionale socialista Laurence Fehlmann Rielle ha inoltrato un'interpellanza al Consiglio federale, nella quale chiede di prendere esempio dalla città di Berkeley. Che è accaduto in California? Nelle immediate vicinanze delle casse, spiega 20 minutes non si trovano più prodotti ad alto tasso di zuccheri, ma generi che rientrano negli standard di un'alimentazione sana.
Questo trend è in crescita anche in Svizzera, grazie all'intervento di alcune associazioni dei consumatori. Ma non tutte le catene della distribuzione «hanno dato seguito a questa idea», scrive la politica ginevrina. Considerando che il 42% della popolazione elvetica è in sovrappeso, aggiunge Fehlmann Rielle, bisogna proteggere bambini e adolescenti, inducendoli a nutrirsi in maniera equilibrata.
Consiglio federale favorevole
Il Consiglio federale ha risposto all'interpellanza in modo favorevole. «L'organizzazione della zona cassa è una misura che protegge i bambini da una forma specifica di pubblicità. Il Consiglio federale è quindi favorevole all'idea di emanare, come misura complementare, una raccomandazione destinata in particolare ai grandi distributori affinché organizzino le loro casse con prodotti sani».
La Confederazione sostiene iniziative private che vanno in questa direzione, senza dimenticare il piano d'azione "Strategia nutrizionale svizzera 2017-2024", che mira a promuovere una dieta equilibrata e alla prevenzione delle malattie tramite una corretta alimentazione. Un elemento importante del piano d'azione è l'abbandono volontario, da parte degli esercizi commerciali, delle pubblicità rivolte ai bambini e che riguardano cibo troppo dolci, troppo salati o troppo grassi. «Tuttavia, la collaborazione con le aziende si sta rivelando più difficile» del previsto, ammette il Consiglio federale. «L'industria alimentare non è ancora pronta a prendere in considerazione criteri più severi di quelli attuali». La proposta di Fehlmann Rielle potrebbe completare la strategia federale, pensano a Berna.