Ritenuto necessario il prolungamento del lavoro ridotto e del sostegno ai casi di rigore fino a fine anno.
BERNA - Hotelleriesuisse chiede al Consiglio federale di estendere il suo sostegno al settore alberghiero, gravemente colpito dalla pandemia di Coronavirus. Oltre alla mancanza di turisti internazionali, il settore deve fare i conti anche con una carenza di personale.
Le risorse per la ripresa - «Chiediamo la proroga degli aiuti per casi di rigore e lavoro ridotto almeno fino alla fine dell'anno, perché questo sostegno è necessario», afferma il presidente di Hotelleriesuisse Andreas Züllig in un'intervista pubblicata oggi da Le Temps. Züllig intende anche discutere con il governo un programma per ripartire, poiché «il settore alberghiero ha bruciato le sue riserve durante la pandemia e ha bisogno di un sostegno finanziario per la ripresa».
Poco personale - Oltre ai problemi finanziari, esacerbati da un anno e mezzo di pandemia, il settore sta affrontando una carenza di personale. La questione «ci occuperà più della digitalizzazione e della crisi provocata dalla pandemia», mette in guardia Züllig.
Fare i conti con il virus - Nei primi sei mesi dell'anno i pernottamenti in Svizzera sono aumentati del 14% rispetto al 2020, a un totale di 11,4 milioni, grazie in particolare agli ospiti elvetici. I dati vanno però visti nel contesto delle restrizioni sanitarie introdotte nel 2020. Rispetto alla prima metà del 2019, i pernottamenti sono diminuiti del 39,4% e la domanda estera è crollata addirittura del 78,3%. I pernottamenti di ospiti provenienti dalla Svizzera sono invece aumentati del 6,9%.