Regole più severe per gli ucraini in fatto di aiuti sociali. L’automobile è l'unica cosa che gli resta.
Sta suscitando parecchie critiche la proposta della Conferenza dei direttori cantonali delle opere sociali (CDOS), che vorrebbe estendere agli ucraini le stesse regole di aiuti sociali a cui devono sottostare gli altri asilanti. In sostanza dal primo gennaio 2023 i beni delle persone con lo statuto S devono essere liquidati fino agli importi di esenzione definiti e il loro ricavato deve essere utilizzato per il sostentamento prima di poter ricevere l'assistenza sociale.
«L'auto è la mia unica sicurezza»
Kateryna Kulikovska è una donna ucraina che sta beneficiando dell'assistenza sociale. Ha speso 20'000 dollari per la sua amata Fiat. Da gennaio la donna, fuggita dall'Ucraina in Svizzera, potrebbe essere costretta a venderla e a usare il denaro per le sue spese di vita o a fare a meno dell'assistenza sociale. Per lei si tratta di una vera e propria catastrofe, anche se è consapevole di essere fortunata e che ci sono altri beneficiari di sussidi che non possono avere un'auto: «So che tutti devono avere gli stessi diritti», ha dichiarato al portale 20 Minuten.
«Ma cercate di capire, una donna ucraina che non sa cosa succederà domani ha almeno la sicurezza di poter salire in macchina e partire. O almeno passare la notte nella sua auto», ha detto, facendo notare che la vettura è l'unica cosa che le era rimasta di casa. Anche Volodymyr Bortnyk è arrivato in Svizzera in auto. È l'automobile di sua figlia, e spera di trovare un lavoro prima di dover vendere l'auto: «Pagherei volentieri le tasse. Poi tornerei in Ucraina e comprerei un'auto qui in Svizzera».
Un regolamento «tutto sommato equo»
Per Ruedi Illes, responsabile dell'Ufficio di assistenza sociale di Basilea, il nuovo regolamento tutto sommato è equo: «I rifugiati ucraini vivono qui, e ora la disparità di trattamento rispetto a tutti gli altri che ricevono l'assistenza sociale non è più giustificata».
Per gli uffici dell'Assistenza sociale si tratta comunque di una situazione non facile da gestire. Il rischio è che si finisca in un ginepraio dove è difficile venirne fuori: gli uffici svizzeri non hanno accesso ai registri ucraini e non sanno chi possiede le auto. Inoltre anche il valore delle auto gioca un ruolo importante.
Se una vettura vale meno di 4'000 franchi, la si può tenere comunque. Vengono prese in considerazione anche altre circostanze, ad esempio se l'auto è necessaria per il lavoro. La maggior parte degli ucraini ha già espresso perplessità e critiche in merito al nuovo regolamento. «Non siamo qui per scelta. Alcuni sono più forti e riescono a sopportare la paura, altri no». Kateryna Kulikovska ha le idee chiare su questo: «Se dovessi rinunciare alla mia auto, tornerei in Ucraina».