Il Consiglio federale approva l'impiego dell’esercito per assicurare un servizio d’appoggio
BERNA - In attesa dell'impiego di personale civile supplementare, per far fronte all'elevato numero di persone in fuga dall'Ucraina e di richiedenti l'asilo la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) può far capo fino a fine marzo a un massimo di 500 militari. Oggi il Consiglio federale ha trasmesso al parlamento il messaggio relativo a questa decisione, presa in dicembre.
L'impiego di militi deve essere approvato dalle Camere perché dura più di tre settimane, ricorda il Governo in una nota, aggiungendo che verosimilmente il Legislativo se ne occuperà nel corso della Sessione primaverile.
I militari forniscono il loro appoggio all'approntamento, alla gestione e all'esercizio delle infrastrutture militari supplementari messe a disposizione della SEM, nonché al trasporto delle persone in cerca di protezione e dei richiedenti l'asilo, precisa il Consiglio federale, aggiungendo che non svolgono compiti di sicurezza. La SEM decide con l'esercito il numero di militari necessari e la loro ripartizione.
Viene inoltre regolarmente verificato che sia rispettato il principio di sussidiarietà. I militari sono licenziati non appena i loro compiti possono essere assunti da personale civile della SEM, da civilisti o da operatori privati. Questo impiego non comporta spese supplementari per la Confederazione, conclude il Governo, aggiungendo che il finanziamento sarà disciplinato nel quadro del budget ordinario dell'esercito.