In conferenza stampa le prime parole di Sergio Ermotti, nuovo CEO Ubs. Al centro «clienti, collaboratori e azionisti».
ZURIGO - Inizia la nuova era di Sergio Ermotti in Ubs. E i dettagli vengono illustrati in conferenza stampa a Zurigo.
Ermotti è «persona ideale» - Si comincia alle 9.30 in punto. Il presidente del consiglio di amministrazione di Ubs Colm Kelleher - al centro del tavolo - ringrazia il CEO uscente Ralph Hamers, che siede al suo fianco, per il suo impegno.
Dall'altra parte, sempre accanto a Kelleher, c'è colui il quale dal 5 aprile sarà il nuovo amministratore delegato, Sergio Ermotti, che viene definito dal presidente come «persona ideale a portare avanti le due banche». Sempre Kelleher ricorda Ermotti già «direttore di UBS per 11 anni». Un ruolo che gli ha permesso di trasformare UBS in «una banca universale», cambiandone anche la cultura interna e «ridando fiducia agli azionisti».
La parola passa poi al Ceo uscente Ralph Hamers, che ha accettato il cambio di leadership dopo che, nel 2020, aveva sostituito proprio lo stesso Ermotti. «Sono molto orgoglioso del nostro team che ha reso Ubs così forte da poter salvare Credit Suisse e aiutare in questo modo la Svizzera», ha detto Hamers. E ancora, «sosterremo Sergio che conosciamo molto bene. È stato importante per Ubs. Sergio ti auguro ogni bene e di riuscire nella nuova carica».
«Molto onorato di poter gestire questa transizione» - Infine la dichiarazione di Sergio Ermotti, che si è detto «consapevole delle responsabilità e delle aspettative» che lo attendono. «Mi sento davvero molto onorato di poter gestire questa transizione, ora così importante per la comunità di business in Svizzera - le parole del prossimo nuovo CEO Ubs, in camicia bianca, giacca blue e cravatta rossa - Grazie Colm e grazie Ralph: siamo ora parte della soluzione e non del problema».
Ermotti prosegue poi con i ringraziamenti di rito ai due compagni di conferenza stampa e, riferendosi a loro, aggiunge: «Hanno fatto un grande lavoro - e prosegue - Sono consapevole di dover lavorare in modo duro per poter avere conseguenze positive per il Paese. Dobbiamo evitare che i contribuenti svizzeri soffrano e faremo di tutto affinché la transizione sia un nuovo capitolo di successo. Ci concentreremo appieno sui bisogni dei nostri clienti, dei nostri collaboratori oggi preoccupati per il loro futuro e degli azionisti per trovare un equilibrio» tra tutte queste tre parti.
Una domanda dai giornalisti, avete previsto un timing della transizione? Colm Kelleher risponde: «Non abbiamo parlato di scadenze. Aspettiamo di vedere come evolve la situazione per gestire al meglio la transizione».