Le discussioni riprenderanno nel corso della giornata. Tra queste rientra anche l'iniziativa per innalzare l'età di pensionamento a 66 anni
BERNA - Riprendono oggi pomeriggio i lavori alle Camere federali. Al Consiglio nazionale (14.30-21.45), dopo la tradizionale ora delle domande, il plenum si occuperà principalmente dell'iniziativa dei giovani PLR per innalzare l'età di pensionamento a 66 anni.
L'iniziativa, già bocciata dagli Stati nel marzo scorso, dovrebbe venir respinta anche dalla Camera del popolo. La commissione preparatoria raccomanda infatti un voto negativo per 20 voti a 4.
La proposta di modifica costituzionale chiede di aumentare a 66 anni l'età di pensionamento per entrambi i sessi (oggi 65 anni dopo la riforma AVS 21 adottata dal popolo) e, successivamente, di adeguarla alla speranza di vita media.
Per la maggioranza della commissione, concentrarsi soltanto sull'età di pensionamento non consente di elaborare una riforma dell'AVS in grado di raccogliere la maggioranza dei consensi. A suo parere, il previsto adeguamento automatico dell'età di pensionamento si spinge troppo in là. Rammenta inoltre che, su mandato del parlamento, il Consiglio federale dovrà già adottare entro fine 2026 una nuova riforma dell'AVS, con la quale poter elaborare una soluzione equilibrata comprendente diverse misure.
Il plenum dovrebbe anche respingere la proposta di elaborare un controprogetto indiretto che prevede l'introduzione di un freno all'indebitamento per l'AVS. Un simile strumento obbligherebbe il Consiglio federale ad adottare misure non appena venga meno l'equilibrio tra le entrate e le uscite a lungo termine per l'AVS. Il controprogetto indiretto propone inoltre di aumentare automaticamente l'età di riferimento in caso di squilibrio finanziario per diversi anni.
Il Consiglio degli Stati (15.15-20.00) dovrà invece occuparsi delle divergenze riguardanti l'armonizzazione delle pene, in particolare per quanto attiene ai delitti a sfondo sessuale. I due rami del parlamento si sono intanto messi d'accordo sul reato di stupro ("no significa no"), aggiungendo tuttavia lo stato di choc - freezing - della vittima.
L'agenda dei lavori contempla anche una modifica della legge sugli stranieri che ne agevola l'ammissione se in possesso di un diploma universitario rilasciato da un ateneo elvetico. Altro tema importante, la legge federale sulla dissmulazione del viso. A tale riguardo, la commissione preparatoria si è detta a favore del disegno di legge governativo.
Il progetto, presentato lo scorso ottobre, mira a concretizzare l'articolo costituzionale sul divieto di dissimulazione del volto, approvato in votazione popolare nel marzo 2021 dal 51,2% dei votanti. Secondo il disegno, il mancato rispetto di dissimulare il viso verrebbe punito con una multa fino a 1000 franchi. La legge prevede eccezioni.
In commissione si è discusso, in particolare, se debba essere consentito coprire il viso per l'esercizio dei diritti fondamentali quali le libertà di opinione e di riunione, in particolare durante le manifestazioni. Il disegno del Consiglio federale prevede che le autorità competenti possano in questi casi rilasciare un permesso per dissimulare il volto.