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BERNATre cifre da comporre contro la violenza di genere

25.11.24 - 12:34
La Confederazione si dice sulla buona strada nella lotta a discriminazione e violenza. Ecco i prossimi passi
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Tre cifre da comporre contro la violenza di genere
La Confederazione si dice sulla buona strada nella lotta a discriminazione e violenza. Ecco i prossimi passi

BERNA - Nella lotta alla violenza di genere, la Confederazione è sulla buona strada, ma ci sono ambiti dove è necessario intervenire. È quanto emerge dal rapporto intermedio sul piano d'azione nazionale per l'attuazione della Convenzione di Istanbul 2022-2026 (PAN CI), presentato oggi dalla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, in occasione del primo Dialogo nazionale su violenza, genere e discriminazione, tenutosi a Berna.

La consigliera di Stato Jacqueline Fehr e il consigliere di Stato Norman Gobbi, membri del comitato direttivo della Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia (CDDGP), la consigliera di Stato e vicepresidente della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali delle opere sociali (CDOS) Marianne Lienhard e la vicepresidente dell'UCS Corine Mauch, sindaca di Zurigo, hanno presentato, insieme alla consigliera federale, i progressi compiuti nella prevenzione e nella lotta alla violenza di genere, sessualizzata e domestica in Svizzera.

Il rapporto intermedio mostra che l'attuazione del PAN CI è sulla buona strada. Confederazione, Cantoni e Comuni hanno analizzato le necessità di intervento che sussistono ancora in tre aree prioritarie (informazione e sensibilizzazione della popolazione, formazione di base e continua di specialisti e volontari, prevenzione e lotta contro la violenza sessualizzata) e definito in quali ambiti vi è una necessità di intervento particolare. In questi ambiti dovranno essere compiuti progressi sostanziali entro il 2026.

1. Focalizzazione sulle cause della violenza
Nei prossimi anni il PAN IC si focalizzerà sulla lotta alle cause della violenza, spesso riconducibili a stereotipi di genere, e sulla promozione di forme di comportamento e strutture improntate alla non violenza. Alla fine del 2025, sarà svolta per la prima volta una campagna nazionale di prevenzione, nell'ambito della quale verrà divulgato un nuovo numero di telefono a tre cifre unico per tutta la Svizzera che offrirà consulenza 24 ore su 24 a persone vittime di violenza. Inoltre, si intende promuovere maggiormente il comportamento non violento nelle scuole e nello sport.

2. Necessità di una campagna di formazione continua
Un'altra priorità del PAN IC sarà rafforzare la formazione continua degli specialisti e dei volontari in materia di violenza di genere, sessualizzata e domestica. In particolare, si tratterà di formare e sensibilizzare maggiormente gli specialisti nei settori della sanità, della pedagogia e delle autorità giudiziarie. L'Ufficio federale per l'uguaglianza fra donna e uomo sta sviluppando a tal fine standard minimi per la formazione di base e continua in 15 settori professionali.

3. Protezione dalla violenza sessualizzata
La violenza sessualizzata è una delle forme più gravi di violenza di genere. La protezione da questo tipo di violenza costituisce la terza priorità del PAN IC nei restanti anni fino al 2026. Le misure previste includono campagne di sensibilizzazione mirate, lo sviluppo di standard per i programmi rivolti agli autori di violenza e una migliore accessibilità alle offerte di assistenza medica e medico-legale. Quest'ultima misura è anche oggetto della revisione parziale della legge federale concernente l'aiuto alle vittime di reati, attualmente in consultazione.

La roadmap "Violenza domestica" - La roadmap "Violenza domestica", avviata nel 2021, è un’iniziativa realizzata con il sostegno della Confederazione e dei Cantoni e coordinata dal Dipartimento federale di giustizia e polizia ed è incentrata specificamente sulla lotta alla violenza domestica e sessualizzata. La roadmap copre settori chiave quali la gestione delle minacce, la sorveglianza elettronica dei casi di violenza domestica e l’assistenza alle vittime, oltre a varie misure, tra cui l’istituzione di un numero di telefono centrale per le vittime di violenza. Si concluderà nel 2026.

In coordinamento con i lavori conclusivi della roadmap, nel 2026 verrà stilato anche un bilancio finale dell’attuazione del piano nazionale.

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