Nel suo complesso a ottobre le domande d'asilo sono però rimaste stabili.
Segnalato, inoltre, un forte aumento degli ingressi illegali provenienti dall'Austria. «Da luglio 2'500 persone, soprattutto giovani uomini e adolescenti, sono giunte nel canton San Gallo».
BERNA - In ottobre 1501 domande d'asilo sono state presentate in Svizzera. Sono 42 in meno rispetto a settembre (-2,7%) e 378 in più rispetto a un anno prima. Si è soprattutto evidenziato un aumento delle richieste di persone provenienti dall'Afghanistan.
I Paesi d'origine dei richiedenti nel mese in rassegna sono stati soprattutto Afghanistan (398 domande, 97 in più rispetto a settembre) e Turchia (224), seguiti da Eritrea (147), Algeria (110) e Siria (80), riferisce oggi la Segreteria di Stato della Migrazione (SEM).
La SEM in ottobre ha trattato 1241 domande. In 264 casi non è stato concesso l'asilo (202 in base agli accordi di Dublino), 480 persone lo hanno ottenuto e 254 sono state ammesse temporaneamente. Il numero di casi pendenti in prima istanza è aumentato di 328, a 4206, rispetto al mese precedente.
In ottobre 185 persone hanno dovuto lasciare la Svizzera. La Confederazione ha chiesto a un altro Stato di Dublino di prendere in consegna 443 persone. Nello stesso periodo 125 persone sono state trasferite in uno Paese aderente agli accordi, mentre 50 sono state accolte in Svizzera nello stesso quadro.
Ieri il responsabile della sicurezza e della giustizia sangallese Fredy Fässler (PS), ha segnalato un forte aumento degli ingressi illegali di rifugiati afghani a Buchs (SG). Da luglio, complessivamente 2'500 persone sono giunte nel cantone in provenienza dall'Austria.
Secondo le autorità cantonali, la maggior parte sono giovani uomini e adolescenti. Quasi nessuno di quelli entrati illegalmente da luglio ha potuto essere rimandato in Austria, ha precisato il comandante della polizia cantonale sangallese Bruno Zanga.