Una lotta con un amico era degenerata finendo con un accoltellamento. Pena ridimensionata per un disturbo della personalità
LUCERNA - Un 24enne che ha gravemente ferito un uomo a coltellate è stato condannato dal Tribunale criminale di Lucerna a una pena detentiva di sette anni. Siccome il giovane soffre di un disturbo della personalità, la pena è stata commutata in una terapia stazionaria.
Secondo quanto si può leggere nella sentenza pubblicata oggi, il cittadino eritreo è stato condannato per tentato omicidio intenzionale. Oltre alla misura stazionaria, è stata anche decisa un'espulsione dalla Svizzera di dodici anni. Contro la sentenza è però già stato annunciato ricorso.
Il tribunale ha in gran parte seguito le richieste dell'accusa, mentre la difesa chiedeva l'assoluzione.
"Demone" contro "gladiatore"
Gli eventi risalgono al 2020. L'imputato e la futura vittima hanno fatto amicizia a Lucerna e scoperto la passione comune per gli sport da combattimento. L'eritreo, che soffre di una paralisi parziale, si è dato il nome di battaglia di "demone", mentre l'altro uomo ha optato per "gladiatore".
Dopo un improvviso pugno sferrato dall'imputato, si è susseguita una serie di combattimenti, nei quali l'eritreo ha avuto la peggio, subendo poi anche gli sfottò dell'avversario. Indispettito, ha estratto un coltello e ha pugnalato lo sfidante. Quest'ultimo si è rifugiato in un taxi ed è stato portato in ospedale.
Il tribunale ha giustificato la misura stazionaria con il fatto che, secondo una perizia, l'imputato ha difficoltà a gestire le frustrazioni. Il problema è causato da un disturbo borderline provocato da un trauma. Con una terapia il pericolo di recidiva può essere ridotto.