Lo comunica il Dipartimento federale della Difesa. Problemi anche in ambito di discriminazione razziale e violenza sessuale.
BERNA - Nei primi tre anni di esistenza, l'organo di mediazione per i militari dell'esercito svizzero ha ricevuto circa 850 segnalazioni. Lo ha indicato oggi a Keystone-ATS un portavoce del Dipartimento federale della difesa (DDPS), confermando informazioni del "Sonntagsblick".
Tra i motivi delle segnalazioni rientrano richieste eccessive, difficoltà con se stessi, i compagni o i superiori e l'incompatibilità del servizio militare con la vita civile. Non esistono comunque statistiche dettagliate in merito.
La direzione dell'organo cita un esempio concreto nell'articolo pubblicato dal "Sonntagsblick": il comandante insiste per frequentare un corso di ripetizione, mentre il datore di lavoro dell'interessato vuole un rinvio. Una situazione che mette il militare in difficoltà.
Circa uno su quattro dei casi notificati riguardava presunti episodi di mobbing, molestie, discriminazione e minacce, ha confermato il DDPS. I risultati di un sondaggio condotto tra il personale militare, pubblicato nell'autunno del 2024, hanno evidenziato anche problemi di discriminazione e violenza sessuale.
La titolare del DDPS Viola Amherd, che lascerà l'incarico a fine marzo e sarà sostituita da Martin Pfister, ha istituito l'organo di mediazione nel 2022 per disinnescare rapidamente e facilmente le situazioni di conflitto, ha ricordato a Keystone-ATS l'addetto stampa. Anche i familiari dei militari hanno già usufruito del servizio.