Una stoccata ai "no-vax" da parte del consigliere federale, oggi a Montreux: «Un problema da Paesi ricchi»
MONTREUX - Il presidente della Confederazione Alain Berset non nasconde più la sua irritazione contro i "no-vax" durante la pandemia. Oggi, in occasione di un summit sulla sicurezza dei pazienti a Montreux (VD), il consigliere federale ha detto di essere stato «scioccato» dalla rimessa in discussione della scienza.
Parlando di un «problema dei Paesi ricchi», davanti ai partecipanti al vertice ministeriale ha denunciato questi comportamenti. «La diffidenza verso i vaccini mi ha dato fastidio», ha ammesso durante una discussione con tre altri ministri della sanità.
Tuttavia non esenta neppure la responsabilità dei politici nella risposta a crisi quali la pandemia di coronavirus. In futuro, occorrerà «fare attenzione a non reagire in modo esagerato e a non strumentalizzare politicamente» la situazione, ha aggiunto.
Più in generale, occorrerà del tempo prima di poter trarre tutti gli insegnamenti dalla pandemia. A suo avviso, il «contesto sociale» è significativo per i pazienti. Il presidente della Confederazione ritiene che bisognerà porsi la domanda su «come riferire» delle restrizioni alle visite in caso di situazioni simili nel futuro.
Un altro problema risiede nel fatto che numerosi membri del personale sanitario abbiano abbandonato il proprio mestiere. La pandemia ha mostrato chiaramente che i sistemi sanitari non possono funzionare senza condizioni di lavoro adeguate per il personale», ha ancora sottolineato Berset.