La Camera dei Cantoni ha accolto tacitamente una mozione in tal senso. La palla passa ora al Nazionale.
BERNA - Hamas è un'organizzazione terroristica e va pertanto vietata in Svizzera. Lo chiede una mozione adottata oggi tacitamente dal Consiglio degli Stati. Un atto parlamentare analogo è pendente al Nazionale.
Anche il Consiglio federale, lo scorso 22 novembre, aveva espresso la stessa opinione dei senatori, incaricando il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) e il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) di elaborare un progetto in merito, che poi verrà sottoposto al Parlamento, entro la fine del prossimo mese di febbraio.
Tornando alla Camera del Popolo, l'esito del voto è apparso subito scontato, non essendoci proposte di minoranza. Carlo Sommaruga ha comunque chiesto al Consiglio federale di desistere, se non altro per il ruolo di pacificatore che la Svizzera ha sempre svolto in Medio Oriente. «Molti ex diplomatici mi hanno scritto dicendomi che un divieto sarebbe un errore», ha affermato il senatore ginevrino in aula.
Tuttavia, gli attacchi indiscriminati di Hamas del 7 ottobre contro la popolazione civile - attacchi condannati da tutti coloro che si sono espressi - hanno suscitato un tale sentimento di sdegno da discreditare completamente Hamas quale interlocutore, ha sostenuto in aula a nome della commissione preparatoria, Werner Salzmann (UDC/BE).
Un'opinione condivisa anche da Daniel Jositsch (PS/ZH), secondo cui Hamas vuole la distruzione pura e semplice di Israele e dei suoi abitanti. «Con questi atti - ha aggiunto il consigliere agli Stati zurighese - Hamas vuole impedire ogni dialogo di pace».
Pur giudicando gli attacchi di Hamas un atto di terrorismo dal carattere genocida, Carlo Sommaruga ha messo in guardia dall'adozione di una legge ad hoc contro Hamas, un'organizzazione non condannata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni. Agendo in questo modo, ha spiegato il senatore ginevrino, rischiamo di esporci a pressioni esterne, come quelle che ha dovuto subire la Svezia, Paese candidato a entrare nella Nato, da parte della Turchia affinché si distanzi dai militanti del PKK che vivono sul suo territorio.
Sommaruga ha ricordato che, in passato, altre organizzazioni considerate terroriste non sono state vietate: è il caso dell'African National Congress (ANC), delle FARC in Colombia o dell'Ira in Gran Bretagna, o dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP), tutti gruppi coinvolti in processi di pace, che hanno consentito ad alcune di salire al potere.
A parere di Sommaruga - che ha invitato il plenum a considerare anche le sofferenze, spesso ignorate dall'aula, dei civili Palestinesi che muoiono sotto le bombe di Israele, per non parlare delle migliaia di prigionieri senza processo e delle centinaia di Palestinesi uccisi a sangue freddo dai coloni - un divieto di Hamas non cambierà la situazione sul terreno.
Hamas, ha sottolineato Sommaruga, è un movimento che per anni è stato finanziato dall'Iran e dal Qatar, col beneplacito di Israele che voleva creare un contro-potere all'Autorità nazionale palestinese (Fatah). La guerra in corso, con le sue imani distruzioni, non farà che inasprire a suo dire il risentimento a lungo termine dei Palestinesi.