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svizzeraLa lezione di Beat Jans: «Fate come me, un tempo massimo per l'utilizzo del cellulare in casa»

25.07.24 - 15:11
Il Consigliere federale contro i social media e invoca una maggiore disponibilità al compromesso e alla collaborazione
20min/Stefan Lanz
Fonte ats
La lezione di Beat Jans: «Fate come me, un tempo massimo per l'utilizzo del cellulare in casa»
Il Consigliere federale contro i social media e invoca una maggiore disponibilità al compromesso e alla collaborazione

ZURIGO - Il Consigliere federale Beat Jans vorrebbe una Svizzera in cui ci sia una maggiore disponibilità al compromesso. «La nostra società sta diventando sempre più polarizzata. In molti si concentrano di più su ciò che ci rende diversi, dimenticando quello che invece ci accomuna», ha dichiarato il «ministro» della giustizia in un'intervista rilasciata dal settimanale "Schweizer Familie" e pubblicata oggi.

Si tratta di una tendenza negativa alimentata in gran parte anche dai social media, ha affermato il politico socialista, evidenziando la mancanza di apertura da parte degli utenti su queste piattaforme online.

«Molte persone fanno sempre più fatica a comprendere le idee altrui perché interagiscono su internet quasi unicamente con le loro cerchie più ristrette e con chi la pensa allo stesso modo», ha detto il responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP). Agendo in tale modo si trovano quasi unicamente altri individui che condividono le proprie opinioni e ci si «dimentica che al mondo ci sono ancora persone che ragionano in una maniera diversa, che va sempre rispettata».

Il 60enne basilese ha quindi invocato una maggiore disponibilità alla collaborazione. «È così che è stato fondato il nostro Paese. La cooperazione ha reso forte la Svizzera» ha detto. Tuttavia, ciò richiede anche la volontà di avvicinarsi al prossimo e di scendere a compromessi. Un messaggio da tenere a mente anche in vista dell'imminente festa nazionale. «Dovremmo passare più tempo in compagnia. Imparare a sparlare di meno, e disquisire di più assieme agli altri», ha chiosato il consigliere federale del PS.

Jans invita a seguire l'esempio della sua famiglia e stabilire determinate regole per quanto riguarda l'uso dei cellulari. «Le nostre figlie hanno ricevuto uno smartphone solo all'età di dodici anni», ha svelato il ministro, che tra le proprie mura di casa ha inoltre imposto un tempo massimo per l'utilizzo dei dispositivi mobili nell'arco di una giornata. «Ma ammetto che ci vuole forza e pazienza».

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