La sostenibilità del sistema pensionistico messa alle strette dal voto popolare sulla 13esima (e non solo). E il futuro è più gramo che mai.
BERNA - Finanziare l'AVS, al netto delle decisioni del popolo (quella già presa sulla 13esima AVS e quella che dovremo prendere nei prossimi anni) si prospetta una missione al limite dell'impossibile per le casse previdenziali della Confederazione.
Ne parla la NZZ che ha preso in esame un documento finito sul tavolo della Commissione della sicurezza sociale e della sanità (CSSS) del Consiglio degli Stati discusso a porte chiuse, per capire concretamente come poter finanziare in maniera lungimirante e duratura la misura dalla spesa miliardaria.
Al momento, va ricordato, né le Camere né il popolo si sono pronunciati sulle attuali misure proposte dal Consiglio Federale per il finanziamento della 13esima AVS. L'Esecutivo è stato chiaro: il dibattito nel legislativo va concluso al più presto ed è imperativo che si vada entro l'anno. Il progetto, infatti, è di erogare l'ulteriore mensilità già a partire dal 2026.
IVA sopra il 9% e detrazioni al 9,5% - Tornando alla CSSS-S - scrive sempre il quotidiano zurighese - sarebbe stato sottoposto un rapporto interno preparato dall'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) per conto della Commissione, dopo aver analizzato il cosiddetto "piano Maillard".
Il documento prende il nome da Pierre-Yves Maillard (PS), presidente della Federazione svizzera dei sindacati e uno dei padri della tredicesima AVS, e prevede l'ingresso di ulteriori finanze su due fronti. Da un lato vi sarebbe un ulteriore aumento dell'IVA che finirebbe per attestarsi attorno al 9,1% (attualmente l'aliquota standard è dell'8,1% e stando al Consiglio Federale dovrebbe essere alzato all'8,8% per finanziare la 13esima fino al 2030).
Dall'altro ci sarebbe (ancora) l'aumento delle detrazioni salariali. I contributi mensili, aumentati l'ultima volta nel 2020, cresceranno di 0,8 punti percentuali, dall'8,7% al 9,5%.
Più di 8 miliardi, sulle spalle dei giovani - Complessivamente, dunque, i cittadini finirebbero per versare all'AVS 8,2 miliardi di franchi in più all'anno (dati per il 2035), una cifra impressionante: 4,2 miliardi di franchi all'anno arriverebbero dai contributi sui salari; i restanti quattro miliardi dall'imposta sul valore aggiunto.
I pensionati contribuirebbero solo attraverso l'IVA, mentre sarebbero i giovani a rimetterci di più. Per le coppie con un reddito medio, l'onere totale potrebbe essere di circa 1400 franchi all'anno. A seconda del livello salariale, varierebbe tra poco meno di 600 ai 2'600 franchi all'anno.
Un problema strutturale - Anche questo fiume di denaro, però, non basterà qualora il popolo dovesse esprimersi a favore dell'iniziativa avanzata dal Centro “Sì a rendite AVS eque anche per i coniugi – Basta con la discriminazione del matrimonio!“ che prevede l'abolizione del tetto pensionistico per le coppie sposate.
Dal documento emerge infatti un quadro per certi versi paradossale: con l'aumento dei costi stimato nell'ordine di 9,3 miliardi così come delle entrate a 10 miliardi (compresi i contributi federali), l'AVS continuerebbe comunque a perdere soldi.
È previsto che Il suo fondo dovrebbe continuare a scendere al di sotto del limite legale del 100% delle spese annuali. È stimato che nel 2040 si attesterà al 77-89%, a seconda dello scaglionamento dei contributi più elevati.
Il motivo è quindi più profondo e strutturale, e legato ai pensionamenti della generazione dei baby boomer «che impongono riforme che ora devono essere ancora più estese», chiosa l'articolo della NZZ.
In questo senso la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider e il suo Dipartimento sarebbero già al lavoro su un nuovo rapporto da cui costruire i tasselli del complicato puzzle che sarà la prossima grande riforma.
La 13esima AVS in breve
La tredicesima rendita AVS, votata a marzo 2024, è stata approvata dagli con il 58,2% dei voti conquistando anche la maggior parte dei Cantoni (16 a 10). Tuttavia, il finanziamento della misura non è ancora del tutto definito, creando preoccupazioni tra alcuni partiti e associazioni economiche. Stando alla prima proposta del Consiglio federale per finanziare la tredicesima rendita AVS, l'IVA dovrebbe essere aumentata di 0,7 punti percentuale. L'obiettivo dichiarato è quello di arrivare a versare la tredicesima già a partire dal 2026. Questa costerà alla Confederazione circa 4,2 miliardi di franchi nel primo anno e quasi 5 miliardi nel 2030.