Le mosse di Trump paralizzano il consiglio del lavoro. Tra le aziende che lo contestavano, SpaceX e Amazon.
WASHINGTON - Il licenziamento di un'altra funzionaria del National Labor Relations Board e della consulente generale Jennifer Abruzzo lascia il consiglio del lavoro con soli due membri e dunque senza il quorum di tre richiesto per emettere decisioni. È polemica attorno a una delle ultime vittime delle purghe di Trump, Gwynne Wilcox, che promette di contestare la decisione che ha di fatto paralizzato l'organismo.
Il National Labor Relations Board è un'agenzia federale indipendente che tutela il diritto dei dipendenti del settore privato di associarsi, con o senza sindacato, per migliorare i propri salari e le condizioni di lavoro. «Il mio licenziamento è senza precedenti e illegale», sostiene la donna.
Un consiglio del lavoro non operativo potrebbe favorire alcune grandi aziende che da tempo combattono i sindacati. Tra i maggiori contestatori della costituzionalità dell'agenzia sulla base delle limitazioni della capacità del presidente di rimuovere i membri del consiglio ci sono SpaceX di Elon Musk e Amazon fondata da Jeff Bezos (due dei maggiori alleati del tycoon).