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GRIGIONIPronte due revisioni della legge cantonale sull'assistenza

08.08.24 - 10:08
Riguardano le aree di transito e sosta per nomadi svizzeri e la restituzione delle prestazioni di assistenza sociale.
20min/lettore-reporter
Fonte ats
Pronte due revisioni della legge cantonale sull'assistenza
Riguardano le aree di transito e sosta per nomadi svizzeri e la restituzione delle prestazioni di assistenza sociale.

COIRA - Il Dipartimento dell'economia pubblica e socialità (DES) dei Grigioni ha elaborato due revisioni parziali della legge sull'assistenza alle persone nel bisogno (Legge cantonale sull'assistenza, LCAss). La prima introduce norme per garantire un'offerta adeguata di aree di transito e di sosta per i nomadi di cittadinanza svizzera. La seconda modifica stabilisce nuove regole relative alla restituzione delle prestazioni di assistenza sociale.

Lo indica una nota diffusa oggi dal DES, diretto dal consigliere di Stato Marcus Caduff (Centro). Sono stati redatti due messaggi distinti poiché le due revisioni disciplinano ambiti diversi. I due progetti di legge verranno discussi in Gran Consiglio presumibilmente nella sessione di ottobre.

Aree di transito e di sosta per nomadi - Il Governo grigionese considera prioritario garantire, a lungo termine, un'offerta adeguata di aree di transito e di sosta per i nomadi di cittadinanza svizzera presenti sul territorio cantonale. Questo impegno è fondamentale per preservare le loro tradizioni e la loro cultura, come si legge nel comunicato. La modifica della legge prevede che le eventuali spese di assistenza sociale generate dai nomadi svizzeri siano ripartite in modo solidale tra tutti i Comuni del Cantone, evitando che ricadano esclusivamente sui Comuni in cui si trovano le aree di transito o di sosta.

Restituzione di prestazioni di assistenza sociale - La seconda modifica della LCAss mira a introdurre una regolamentazione uniforme per la restituzione delle prestazioni di assistenza sociale. Attualmente, la legge prevede che, in caso di miglioramento delle condizioni economiche o di reddito, la persona assistita debba restituire le prestazioni ricevute negli ultimi 15 anni. Tuttavia, l'applicazione di questa misura varia significativamente tra i diversi Comuni. Un sondaggio condotto nel 2023 ha infatti rivelato la necessità di disposizioni legali più precise. Per questa revisione, il Governo retico si è ispirato alle linee guida della Conferenza svizzera delle istituzioni dell'azione sociale (CSIAS).

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