La moda non è tollerata dai responsabili di piscine e lidi di tutta la Svizzera, che ricordano l'importanza di farsi la doccia prima di entrare in acqua
ZURIGO - Il caldo torrido continua e non dà tregua. Il popolo in cerca di refrigerio affolla le piscine, i lidi e i bagni pubblici di tutta la Svizzera.
Sull'edizione online del giornale 20 Minuten si affronta un tema di stagione, ossia quello del rispetto della propria igiene personale nei bagni pubblici e dell'importanza di fare la doccia prima di entrare in acqua. Ma non solo. Tra i giovani vi è la tendenza ad indossare le mutande sotto il costume. Una moda non tollerata dai responsabili di piscine e lidi di tutta la Svizzera.
"Prima fatevi la doccia" - E a proposito di norme da rispettare, sono molti coloro che si buttano in acqua senza prima farsi una doccia per pulirsi dalle creme abbronzanti e dal sudore. "La maggior parte dei giovani non si fa la doccia prima di andare in acqua e ciò provoca la proliferazione di batteri e virus", ha dichiarato alla "Tribune de Genève" Jérôme Amiet, responsabile dei bagni pubblici della città di Ginevra.
"E' importante che le persone si facciano la doccia, soprattutto adesso, con queste temperature", ha dichiarato a 20 Minuten Manfred Schmid, direttore del parco acquatico KSS di Sciaffusa. Anche Schmid nota che sono molte le persone che si buttano in acqua senza farsi la doccia. Tra i motivi di questa sempre più diffusa mancanza di rispetto delle regole igieniche vi è anche il fatto che oggi la maggior parte delle vasche è accessibile da tutti i lati, senza i passaggi obbligati muniti di docce. "Farsi la doccia prima del bagno è importante sia per ragioni igieniche sia per ragioni di salute", ha riferito Thomas Kralemann, direttore del dipartimento impianti pubblici termali del Dicastero dello Sport della città di Zurigo. Inoltre la doccia è importante per evitare sbalzi termici che possono causare arresti cardiocircolatori.
Mutande e costume - L'altro aspetto già accennato riguarda la mania delle mutande sotto il costume. Sono diversi i giovani che seguono questa tendenza, consistente nel tenersi abbassato il più possibile il costume per mettere in vista le mutande griffate. Per i bagnini del canton Vallese, ma non solo, ciò rappresenta un lavoro straordinario: le mutande sotto il costume sono proibite e "chi si rifiuta di toglierle viene cacciato".
Anche in Svizzera Tedesca il fenomeno si è ormai diffuso un po' ovunque. Come in Svizzera Romanda, il giovane che viene scovato con le mutande sotto il costume "viene mandato subito in cabina a cambiarsi", ha riferito Rolf Moser, direttore degli impianti di bagni pubblici del dicastero Sport del comune di Basilea.
Ad Aarau la problematica, come ha dichiarato René Hächler, capo dei bagnini alla piscina comunale Schachen di Aarau, è conosciuta, "anche se è impossibile beccarli tutti". Nei giorni caldi, quando è alta l'affluenza, si contano dai 10 ai 20 casi al giorno. "Ho messo intenzionalmente un cartello in cui si informa che il bagno in mutande è proibito. Noi bagnini abbiamo già molto da fare per assolvere i nostri compiti a tutela della sicurezza", ha aggiunto Hächler. Fenomeni analoghi si osservano a Zurigo e a Sciaffusa.
E in Ticino? - “Il fenomeno c’è da qualche anno ma non ha inciso sui valori dei batteri nelle nostre piscine” risponde Christophe Pellandini, direttore del Lido di Locarno, dove questa moda non va incontro a divieti di sorta.
“Sono mille i fattori che contribuiscono a un loro innalzamento”, continua Pellandini: “Già fare dieci metri sul prato e poi tuffarsi in piscina senza aver fatto la doccia porta in acqua di tutto di più. In ogni caso i controlli vengono fatti tre volte al giorno e i parametri seguiti sono quelli stabiliti dal Cantone”.
Stessa scrupolosa attenzione viene riservata alla qualità dell’acqua nelle piscine dei lidi di Bellinzona e Lugano dove, al pari di Locarno, le mutande sotto al costume non sono proibite. “Purtroppo la moda c’è anche qui”, dice Luigi Botti responsabile del lido di Lugano: “Certo non è igienico, comunque noi facciamo sempre i controlli e fino ad ora di allarmi non ce ne sono stati. Poi adesso ci sono anche le mutande finte per cui chi lo sa se lo slip c’è davvero oppure no?”.
La stessa risposta arriva da Bellinzona: “La moda è andata avanti, adesso ci sono i costumi con la finta mutanda”, conferma infatti il direttore Giorgio Bernasconi che però ricorda: “Qualche anno fa l’abbiamo proibito. Non abbiamo dati per dire che questo comportamento incida davvero sui valori di virus e batteri nell’acqua ma è certo che è qualcosa che va ad aggiungersi a una serie di comportamenti sbagliati”.
I giovani sembrano i più irresponsabili ma a ben guardare ogni bagnante potrebbe inciampare involontariamente in un comportamento poco corretto, basta che si indossi un costume lasciato un paio di giorni in borsa perché si portino a spasso fra le onde colonie di batteri. Nulla, tuttavia, se confrontato con il peggiore dei comportamenti irrispettosi: fare pipì in acqua, un vizio duro a morire che rimane il nemico pubblico numero uno dell’igiene nelle piscine.