Obiettivo raggiunto per Rachid Nekkaz e Nora Illi: la prima multa per violazione di dissimulazione del volto è loro. E intanto gioisce anche Giorgio Ghiringhelli, intervistato da ARD
LOCARNO - Obiettivo raggiunto. L'imprenditore milionario algerino Rachid Nekkaz e Nora Illi, svizzera convertita all'islam e facente parte del Consiglio centrale islamico, sono riusciti, ancora una volta, ad attirare l'attenzione dei media, che hanno dedicato ampio spazio a quanto successo oggi a Locarno. Nora Illi, appoggiata da Rachid Nekkaz, ha sfidato le autorità, presentandosi in piazza Grande a Locarno con il volto coperto con un niqab, velo che copre l'intero corpo della donna, lasciando scoperti solo gli occhi.
Avvicinati dagli agenti della polizia della città di Locarno, circondati ed inseguiti come se fossero delle celebrità da una folta schiera di giornalisti e fotografi, Illi e Nekkaz sono stati accompagnati a Palazzo Marcacci. Per la donna dal volto coperto una multa (presumibilmente da 100 franchi) e a Nekkaz una per istigazione.
Il personaggio Illi, ex punk ribelle convertitasi all'islam - Nora Illi è ormai una vecchia conoscenza dei media elvetici, ma non solo. Invitata in diversi talk-show televisivi di Svizzera Tedesca e Germania, è diventata utile e molto appetibile al circo massmediatico. Tra l'altro la sua biografia è adatta per farla diventare un personaggio: appartenente alla scena punk zurighese nel suo periodo adolescenziale, si è convertita all'Islam all'età di 18 anni dopo un viaggio a Dubai. Sposata con Abdel Azziz Qaasim Illi, (ossia Patrick Jerome Illi, svizzero nato nel 1982 ed affidato ad una famiglia affidataria appartenente ad una chiesa cristiana puritana mentre i suoi genitori erano nelle Filippine) la donna aveva fatto parlare di sé per le sue dichiarazioni pubbliche a favore del poligamia. Essa, nel 2012, durante la seguitissima trasmissione televisiva di ARD condotta da Sandra Maischerber aveva dichiarato: «Le responsabilità nell'ambito della vita matrimoniale vengono suddivise e ciò rappresenta un alleggerimento per la donna. Anche per quanto riguarda l'ambito sessuale, la poligamia dà la possibilità di variare. Nell'Islam l'uomo può avere quattro donne, ma la donna può avere soltanto un marito. Questa regola è conforme alla natura. Le donne hanno meno impulsi sessuali rispetto agli uomini».
Le sue dichiarazioni vennero riprese dai media svizzero-tedeschi ed alimentarono un dibattito che comprendeva anche il divieto del burqa. Nel 2012, sempre ad ARD, presente oggi a Locarno con un inviato, Nora Illi aveva dichiarato che se in Svizzera fosse vietato portare il burqa sarebbe rimasta a casa e avrebbe visto così limitate le possibilità di incontrarsi con le sue amiche.
L'amore per il Verbano - Oggi, con l'entrata in vigore della legge che vieta la dissimulazione del volto, la donna è tornata a Locarno, dove era già stata lo scorso 10 dicembre. Infatti i suoi genitori sono proprietari di una casa di vacanza sul Verbano, ma in territorio italiano e Locarno è ben conosciuta dalla zurighese.
Ghiringhelli intervistato da ARD - Oggi c'era anche Giorgio Ghiringhelli, il leader de il Guastafeste che in piazza Grande ha allestito un banchetto per la raccolta delle firme per un'iniziativa che vorrebbe estendere a tutta la Svizzera il divieto di coprire il volto in posti pubblici. Grazie alla presenza dell'inviato della SWR per ARD, il "Ghiro" ha lanciato un appello («con la speranza che non venga tagliato») in cui si invitano i turisti tedeschi a fare le vacanze in Ticino. «Li accoglieremo a viso aperto», ha dichiarato il promotore dell'iniziativa antiburqa accettata dai ticinesi nel settembre di quasi tre anni fa.
Il sondaggio di 20 Minuten - Nel suo comunicato ha poi riferito delle manifestazioni di appoggio di molti blogger di 20 Minuten che hanno scritto di «voler venire in Ticino a passare le loro vacanze per simpatia e solidarietà verso questa decisione del popolo ticinese da loro condivisa e invidiata», con tanto di sondaggio che vede il 74% dei partecipanti favorevoli al divieto di dissimulare il volto.