Il DT ha presentato gli ultimi sviluppi inerenti a un’opera «che migliorerà la qualità di vita in tutto il Malcantone»
BIOGGIO - Condivisa, razionale e integrata. Sono queste le parole d’ordine della nuova Circonvallazione Agno-Bioggio (CAB) presentata oggi ai media. «Sono circa 25 anni (1995) che se ne discute. Credevamo di aver trovato una soluzione, ma sono sorte forti resistenze da parte dei Comuni ma anche da parte mia», ha esordito il direttore del DT Claudio Zali ripercorrendo il lungo iter del progetto. «Oggi abbiamo trovato una soluzione profondamente rivista, condivisa e che rispetta il territorio», ha aggiunto, sottolineando come quello che è stato perso in termini di tempo sia stato guadagnato in termine di consensi. «Ampi consensi che sono importanti pure per i sostegni e gli aiuti che verranno richiesti a Berna», gli ha fatto eco il presidente della Commissione regionale dei trasporti del Luganese Giovanni Bruschetti.
Un progetto completamente rivisto - Diego Rodoni, capo dell’Area operativa del Sottoceneri, ha in seguito presentato nel dettaglio il tracciato, «che non è un aggiornamento rispetto al 2011, ma è un nuovo progetto». Il vecchio progetto prevedeva infatti un doppio attraversamento del fiume Vedeggio e uno sventramento della zona dei Mulini di Bioggio. Quello presentato oggi prevede invece che la parte centrale del tracciato (“schermato” per non perturbare il traffico aereo con le luci delle auto) passi fra l’aeroporto e il fiume. Il minor impatto paesaggistico è evidente e permetterà pure di realizzare un nuovo parco naturale di circa due chilometri lungo il Vedeggio.
Le novità riguarderanno anche Agno, dove una nuova galleria di circa 250 metri verrà infatti costruita in zona Vallone, a seguito della quale la strada proseguirà in sotterranea fino all’altezza dell’aeroporto e dunque per circa il 40% del tracciato totale. Oltre al territorio sgravato rispetto al precedente tracciato (circa il 66%), il risparmio sarà anche a livello ambientale: un milione di chilometri percorsi annualmente in meno dalle auto grazie alla lunghezza accorciata. Nessun risparmio invece in termini di costi, visto che la nuova CAB prevederà un investimento maggiorato di una trentina di milioni rispetto al costo (attualizzato al 2019) della vecchia variante: «Un costo importante, dovuto principalmente alla nuova galleria in zona Vallone».
Compatibile con l'aeroporto - Il Presidente del CdA di LuganoAirport SA e sindaco di Lugano Marco Borradori - che ai tempi della fase embrionale era a capo proprio del DT - si è felicitato per la compatibilità della CAB con l’aeroporto: «All’inizio eravamo diffidenti, ma il progetto ora ci soddisfa. Inoltre l’opera consente un eventuale allungamento della pista...». Alla presentazione erano pure presenti i sindaci dei Comuni interessati dalla Circonvallazione Eolo Alberti (Bioggio), Thierry Morotti (Agno) e Simona Soldini (Muzzano). Tutti quanti, nel loro intervento, hanno messo l’accento sulla loro soddisfazione per una soluzione, contrariamente a quella del 2011, condivisa.
Una nuova era - Le prossime tappe saranno ora la presentazione del progetto definitivo, l’approvazione del credito da parte del Gran Consiglio, la pubblicazione dei piani del progetto e l’assegnazione degli appalti. Dopodiché, non prima del 2022, potranno iniziare i lavori per un’opera contribuirà, assieme alla Rete tram-treno del Luganese, «a inaugurare una nuova era per la mobilità, l’attrattività e la vivibilità di tutto il Malcantone», hanno concluso concordi i presenti.