Il sindaco ha fatto il punto sul terremoto che ha scosso il settore opere pubbliche della capitale.
Nei tre cantieri incriminati - quelli del policentro Morobbia, dell’oratorio di Giubiasco e dello stadio Comunale - si sono verificati sorpassi sui costi per 5 milioni di franchi. Paglia: «Sono dispiaciuto».
BELLINZONA - Un terremoto ha scosso le fondamenta della capitale. Un terremoto provocato da «importanti sorpassi» di spesa avvenuti «in tre progetti di opere pubbliche». I cantieri incriminati sono quelli relativi alla realizzazione del nuovo Policentro della Valle Morobbia, dell’Oratorio di Giubiasco e l’ammodernamento dello Stadio Comunale e della pista d’atletica. Nel primo caso il superamento delle spese previste è del 18% (7.1 milioni invece di 6). Per il cantiere a Giubiasco, non ancora concluso e attualmente bloccato dal Municipio, le proiezioni indicano uno sforamento dei costi pari al 28% (oltre 10 milioni di franchi invece dei 7.95 previsti). Ancora più alto è il buco per lo Stadio e la pista di atletica che si attesta a un +43% rispetto ai costi preventivati (4.96 milioni invece di 3.1). In totale i sorpassi si attestano quindi a circa 5 milioni di franchi.
«Siamo rimasti allibiti» - Il Municipio, visto la gravità della situazione, ha deciso di reagire immediatamente con misure cautelative, organizzative e conoscitive per garantire il funzionamento del settore e fare chiarezza su eventuali responsabilità interne ed esterne. Misure cautelative che sono state spiegate stamane, durante una conferenza stampa, dal Municipio. «Nel giugno del 2018 - precisa il sindaco Mario Branda - eravamo stati avvisati di possibili sorpassi di preventivo per l’Oratorio e il Policentro. In entrambi i casi però il possibile sorpasso si manteneva sotto il limite del 10%». Dopo le riunioni con le commissioni, svoltesi a luglio di quello stesso anno, il Municipio non ha più avuto aggiornamenti in merito. Fino allo scorso 8 aprile. «In quella data abbiamo fatto il punto della situazione in una riunione». E lì i nodi sono venuti al pettine. «È stata una sorpresa per noi. Siamo rimasti allibiti», continua Branda. «Sul tavolo del Municipio non era arrivata nessuna informazione su quei sorpassi. Per questo abbiamo subito chiesto spiegazioni».
Direzione ai lavori esterna - Per quanto riguarda l’Oratorio di Giubiasco, sottolinea il sindaco, «abbiamo immediatamente provveduto al blocco del cantiere» avvenuto il 15 aprile, mentre per lo Stadio Comunale la situazione è più complicata. «Siamo rimasti allibiti dalle cifre sul suo ammodernamento». In effetti le spese riguardo la casa dell’ACB superavano di più di 1.8 milioni il credito votato dal consiglio comunale. Tutti e tre i progetti erano stati affidati tramite mandato a una direzione di lavori esterna sotto la supervisione del settore opere pubbliche della Città. «Si tratta - precisa Branda - di tre diversi attori, non dello stesso».
Le misure intraprese - Il sindaco, poi, spiega le misure operative adottate. «Come detto abbiamo deciso di bloccare il cantiere a Giubiasco». Per le tre opere il Municipio ha pure congelato il pagamento delle fatture. «Per quanto riguarda lo stadio stiamo ricevendo solo ora le fatture per un’opera terminata a settembre 2019. Non sappiamo come questa cosa possa essere accaduta». Per fare chiarezza il Municipio ha avviato un audit interno e attribuirà un mandato per uno esterno. «Abbiamo pure deciso di aprire un’inchiesta amministrativa e disciplinare che concerne in prima battuta il direttore del settore opere pubbliche». Direttore che nel frattempo è stato sospeso dalla funzione ed è già stato sentito nell’ambito dell’inchiesta. «Non escludo che in futuro essa possa coinvolgere altre persone».
«Valuteremo un’eventuale azione legale» - A questo punto, al Municipio, non resta che attendere gli esiti dei provvedimenti intrapresi per fare chiarezza sulla vicenda. In primis verificare i motivi del sorpasso. «Una volta fatto questo - precisa Branda - valuteremo eventuali responsabilità e decideremo se sarà il caso di avviare azioni legali per tutelare la Città di Bellinzona». Il sindaco ha infine precisato che il Municipio «vuole vederci chiaro» e intende «capire cosa non abbia funzionato». Per quanto concerne l’Oratorio di Giubiasco verrà pure valutata la possibilità di correggere il progetto per garantire il rientro nei limiti di spesa. E anche altri dossier del settore potrebbero finire sotto osservazione. Insomma, un vero e proprio terremoto, che ha travolto anche il capo-dicastero Christian Paglia che ha deciso di autosospendersi dalla conduzione del settore opere pubbliche per tutta la durata dell’inchiesta. «L'ho fatto per garantire la massima trasparenza e chiarezza. Dispiace per questa situazione venutasi creare in uno dei settori più operativi della Città», precisa Paglia. «Evidentemente fino alla conclusione delle verifiche non rilascerò alcuna dichiarazione in merito. Avremo occasione di parlarne in seguito». Il sindaco ha peraltro precisato che l’autosospensione riguarda solo il settore delle opere pubbliche. «Christian Paglia rimane un municipale a tutti gli effetti e resta a capo del settore Ambiente».