La presa di posizione del PLR ticinese in merito all'odierna decisione del Consiglio di Stato
BELLINZONA - Quest'anno niente esami scritti nei licei ticinesi e alla Commercio di Bellinzona. È questa la decisione definitiva che è stata presa oggi dal Governo cantonale, per evitare «un grande spostamento di giovani» durante questo periodo delicato.
E la decisione non manca di sollevare critiche. Tra queste quella del PLR ticinese, che parla di «segnale molto grave, soprattutto verso quella scuola pubblica che tanto - a parole - si vuole migliorare» come si legge in una nota.
Per il partito si tratta quindi di una scelta «incoerente, rispetto all'importanza di riaprire le scuole quale segnale importante verso i nostri giovani»; «sbagliata, visto che gli esami di maturità non son un semplice rito, ma una tappa fondamentale nel percorso formativo»; «pigra, perché gli esami si sarebbero potuti svolgere in modalità particolari e tenendo conto in modo adeguato delle regole sanitarie di protezione»; «ideologica, che deriva da una concezione lassista della scuola».