Via Odescalchi: uno dei condannati protagonista di un pestaggio in carcere.
LUGANO - Un detenuto non proprio esemplare. I guai giudiziari sembrano non finire per il 31enne svizzero di origini kosovare che, nel 2015, uccise a colpi di pistola un 35enne portoghese in via Odescalchi a Chiasso. Il giovane è stato protagonista di recente di un pestaggio alla Stampa. Ed è stato condannato per calunnia a mezzo stampa.
I fatti - La vicenda risale all'anno scorso, ma la decisione della Procura è cresciuta da poco in giudicato. Il 31enne è stato condannato per avere aggredito un altro detenuto nella cucina del carcere, a luglio scorso. Assieme a lui, al pestaggio avrebbero partecipato altri due carcerati, mentre altrettanti facevano da "palo" all'esterno del locale. Il tutto - si legge nel decreto - a causa di una «incomprensione» durante la distribuzione delle colazioni.
Calunnia - Ma i capi d'accusa non finiscono qui. Ad aggravare la posizione del 31enne, alcune dichiarazioni rilasciate in un'intervista, in cui sosteneva di non essere stato il primo a sparare in quel lontano 8 ottobre 2015. Una versione che il tribunale non ha ritenuto convincente. Per questo motivo, nei suoi confronti la Procura ha decretato una condanna per aggressione e calunnia, per un totale di 120 giorni di carcere, più le spese di giustizia.