Un 22enne di Biasca ha avuto una brutta avventura oltre Gottardo. E ora non sa come uscirne
Mancato rispetto della distanza di sicurezza. E salta la condizionale. L'avvocato: «Diversi casi simili, basta fare cassetta»
BIASCA - Con il distanziamento non si scherza, di questi tempi. Nemmeno in auto. Un 22enne di Biasca ha ricevuto una multa da record per non avere rispettato la distanza di sicurezza in A2, in Argovia. E il conto rischia di essere salatissimo.
14245 - Quattordicimila e duecentoquarantacinque franchi. Quando ha aperto la raccomandata da oltre Gottardo, B.R. ha pensato a un equivoco. «Magari manca una virgola». Ma le verifiche presso le autorità confermano: nessun errore. La pratica passa a Camorino, e innesca un effetto a catena rovinoso per il giovane.
Disavventura oltre Gottardo - Autista di furgoni, il 22enne si è visto ritirare la patente a gennaio; automaticamente ha perso il suo impiego presso una ditta di logistica del Sopraceneri. «È stata una serie di eventi sfortunati, non mi merito tutto questo» protesta. I fatti risalgono al 26 settembre: in viaggio tra Zurigo e Olten, il furgone guidato da B.R. si avvicina troppo (tra i 6 e i 10 metri, da verbale) a un'auto in corsia di sorpasso. Una pattuglia della polizia argoviese osserva la manovra e interviene.
La condizionale - «Mi hanno fatto il verbale. Complice la lingua diversa, non ho capito minimamente a cosa andavo incontro» racconta il 22enne. Si rivolge a un avvocato, ma niente da fare. Il giovane ha sulle spalle una condanna sospesa nel 2017 per guida in stato d'ebbrezza. «Se si fosse comportato bene nei tre anni successivi, non avrebbe dovuto pagare» precisa il portavoce della Procura argoviese Alex Dutler.
155 aliquote - Processato, il biaschese è stato condannato a una multa cumulativa di 155 aliquote giornaliere da 80 franchi, più commissione e spese amministrative. «Si tratta di una sanzione normale viste le circostanze» sottolinea Dutler. Ma B.R. non sa come pagare. «Con la disoccupazione – assicura – arrivo a malapena a fine mese». La pena è convertibile in lavori sociali o nella detenzione per cinque mesi. Al 22enne non resta che scegliere il male minore.
Diversi casi - «Casi simili capitano spesso» assicura l'avvocato Rossano Guggiari dell'Unione Aumobolisti Motociclisti (Uam). «Purtroppo molti procuratori applicano la legge in modo troppo restrittivo, nonostante una sentenza del Tribunale federale». In Ticino l'associazione ha chiesto al Consiglio di Stato di creare una commissione sulla segnaletica, invano. «Alcune categorie di lavoratori andrebbero maggiormente tutelate dal ritiro della patente. I danni professionali sono spesso sproporzionati alla colpa».