Il comandante: «Fra le principali sfide quella di fidelizzare i militi»
LOCARNO - Il volontariato è un elemento fondamentale per i corpi pompieri ticinesi. «La volontà di svolgere un'attività a titolo volontario si scontra troppo spesso con la difficoltà di conciliare il volontariato con le esigenze professionali o di studio, e sovente queste situazioni divento un deterrente per dedicare il proprio tempo libero al prossimo», afferma il comandante dei pompieri di Locarno Alain Zamboni. «Fra le principali sfide che bisognerà affrontare è la fidelizzazione dei militi, la media degli anni di appartenenza al Corpo continua ad abbassarsi».
I requisiti per far parte dei pompieri è in primis una condizione fisica perfetta. «È attesa anche una naturale predisposizione alla gestione dello stress e una buona prestanza fisica e mentale», aggiunge il comandante. Inoltre non vi è nessuna differenza tra uomini e donne: «Tutti devono essere in grado di svolgere le attività che contraddistinguono il pompiere».
I principali interventi dei militi rimangono ancora gli incendi, spiega Zamboni, in seguito vi sono i salvataggi, gli inquinamenti da idrocarburi, gli interventi di natura tecnica (ascensori, incidenti della circolazione) e i danni della natura.
La serata informativa si terrà lunedì 14 settembre alle 20 in via Morettina 9 a Locarno. Per l’occasione si potranno fare tutte quelle domande approfittando della presenza di diversi professionisti e volontari che nell’arco degli anni hanno effettuato diversi interventi.