Gli F-35 dell'esercito svizzero saranno probabilmente prodotti a Cameri. A poche decine di km dal Ticino
Una "esternalizzazione" obbligata per armasuisse. Ma sono previste compensazioni anche per la Svizzera italiana. Oggi la visita allo stabilimento di Cameri
NOVARA - I caccia svizzeri saranno probabilmente made in Italy. La possibilità era già emersa senza fare troppo scalpore, a gennaio, nel corso di un incontro in Texas tra i vertici di armasuisse e il colosso americano Lockheed Martin. E ora si fa sempre più concreta.
Il costruttore degli F-35 acquistati dalla Svizzera dopo il referendum del 2020 ha fatto presente fin da subito che un sito di produzione all'interno dei confini federali non c'è. Il più vicino si trova a 160 km dalla frontiera ticinese, a Cameri in provincia di Novara.
Dopo la visita in Texas, nel quartier generale della Lockheed, oggi il capo di armasuisse Martin Sonderegger è in visita al sito piemontese, assieme a una delegazione del Dipartimento della difesa, riferisce l'Ats. A Cameri incontrerà alcuni esponenti del Ministero della difesa italiano e i vertici dell'azienda Leonardo Spa, proprietaria dello stabilimento.
L'incontro sarà incentrato sulla possibilità di far produrre parte della futura flotta di F-35A delle Forze aeree svizzere in Piemonte, ha reso noto armasuisse. Nell'ambito dell'incontro, la delegazione visiterà lo stabilimento di produzione e manutenzione.
A Cameri si trova una delle due linee di produzione dell'F-35 fuori dagli Stati Uniti. Il sito produce aerei F-35A e F-35B per l'aeronautica militare e la Marina militare italiana, e anche per le forze aeree olandesi. A beneficiare maggiormente della mega-commessa da 6 miliardi di franchi, dopo Lockheed Martin, sarebbe dunque la sub-appaltatrice italiana proprietaria dello stabilimento.
Una esternalizzazione a rischio polemiche. Non a caso, armasuisse ha previsto una serie di compensazioni (offset) sotto forma di contratti con aziende svizzere per la produzione di componenti o servizi, per il 60 per cento del valore della commessa. Il 65 per cento delle compensazioni dovranno finire - tramite partner scelti da Lockheed Martin - in Svizzera tedesca, il 30 per cento in Romandia e il 5 per cento in Ticino.
Leonardo - ex Finmeccanica - è la terza azienda in Europa nel settore della difesa, conta circa 50mila dipendenti e ha come azionista di maggioranza lo Stato italiano. Lo stabilimento di Cameri, unico in Europa per l'assemblaggio degli F-35, occupa circa 1100 persone. A giugno scorso 300 di loro avevano partecipato a uno sciopero, a seguito di un taglio dei premi di produzione.