In una lettera negano «qualunque avvisaglia di malumori e/o disagi» e si dicono pronti a sporgere denuncia
LOCARNO - Condizioni pessime di lavoro, anzi no. Sulle tensioni lavorative denunciate negli scorsi giorni dai lavoratori della Alvad di Locarno, e finite sul tavolo del direttore del DSS Raffaele De Rosa, dell'ispettorato del lavoro e del deputato dell'Mps Matteo Pronzini, sembra esserci un dietrofront.
O meglio, una novantina di collaboratori hanno sottoscritto una nuova lettera prendendo fermamente le distanze da quel primo scritto che puntava il dito contro la direzione, lamentando problemi relativi al rispetto degli orari di riposo, alle gratifiche e parlando persino di vessazioni.
«Alcuni colleghi si stanno già muovendo per inoltrare denuncia in quanto presi in causa senza essere stati interpellati, visto che la lettera del 20 settembre è firmata a nome del personale ALVAD», si legge in questo nuovo scritto. Questi collaboratori negano infine «qualunque avvisaglia di malumori e/o disagi come riportato» e chiedono di fare chiarezza sulle modalità secondo le quali l'Mps avrebbe «avuto accesso alle e-mail personali di alcuni dipendenti e a materiale interno confidenziale».
La ditta, dal canto suo, aveva già replicato alle accuse con una smentita, parlando piuttosto di un clima positivo tra direzione e collaboratori.