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CANTONE«Nessuno tocchi gli alberi»

22.08.23 - 06:30
Sempre più persone protestano per i tagli delle piante. I comuni: «Il disboscamento è l’ultima ratio». A Lugano abbattuti 145 alberi l’anno.
Ti-Press (archivio)
«Nessuno tocchi gli alberi»
Sempre più persone protestano per i tagli delle piante. I comuni: «Il disboscamento è l’ultima ratio». A Lugano abbattuti 145 alberi l’anno.

LUGANO - «Quando accendi una motosega in città, ti saltano tutti addosso». La frase, pronunciata da un addetto al verde pubblico di un comune ticinese, ben descrive come il taglio degli alberi, nelle città, sia una pratica sempre più criticata dall’opinione pubblica, affezionata al proprio patrimonio arboreo.

Ma, visti anche i recenti accadimenti nel Nord Italia dovuti al maltempo, con centinaia di piante sradicate e cadute a Milano, diventa ancora più importante avere un verde cittadino sano. A questo proposito, i principali centri abitati del cantone fanno notare come il disboscamento sia l’ultima ratio. Una soluzione adottata, per dirla con le parole del Comune di Lugano, «quando tutte le altre non sono più sufficienti a garantire la stabilità dell'esemplare stesso».

In generale, lo stato di salute del verde cantonale è buono. I Comuni adottano protocolli e verifiche periodiche delle alberature. Ciononostante, alla domanda se potesse succedere anche qui quanto accaduto a Milano, la risposta è più o meno univoca: è difficile fare parallelismi, i controlli abbattono le probabilità ma, di fatto, il rischio zero non esiste.  

Lugano: 145 alberi abbattuti e 220 piantati

A Lugano, nel 2016, una donna era stata travolta da un albero caduto. Il servizio verde pubblico della Divisione spazi urbani della Città sottolinea come il patrimonio arboreo sia piuttosto eterogeneo. Il taglio è la soluzione estrema presa per evitare che l’area sia sottoposta «a un rischio eccessivo». Mediamente (dato degli ultimi 5 anni) vengono abbattuti circa 145 alberi all'anno. «Le principali cause sono il deperimento per la fine del ciclo vegetativo, l'instabilità dovute a patologie o altri fattori, stress idrici» e infine, in casi limitati, a causa di «cantieri edili o legati ai sotto servizi». Di contro, sono più o meno 220 gli arbusti piantati ogni anno.

Bellinzona: «164 chilometri quadrati di estensione, controllo totale impossibile»

Il Servizio comunicazione e relazioni istituzionali di Bellinzona fa sapere che «di principio gli alberi vengono tagliati solo nel momento in cui sussistono evidenti pericoli per la sicurezza delle persone o delle proprietà». Eventuali tagli sono però necessari «per la realizzazione di opere di pubblica utilità». Per ogni abbattimento, in teoria, c’è una sostituzione, «cercando allo stesso tempo di aggiungere» nuovi arbusti. È bene sottolineare come, al netto della supervisione regolare compiuta dai servizi, l’estensione del comune di Bellinzona, ben 164 chilometri quadrati, rende, di fatto, «impossibile per l’ente pubblico avere un controllo totale di tutte le piante».

Locarno: «Il rinnovo del bosco è l’obiettivo principale»

A Locarno «lo stato di salute degli alberi è in generale molto buono». Al momento «non sono previsti a corto medio termine tagli programmati». Sono previsti interventi di sostituzione nelle aree toccate da progetti selvicolturali, come il Bosco Bolla Grande o il Bosco Isolino. «L’obiettivo principale è il rinnovo del bosco, strutturandolo sia nella mescolanza sia nelle classi di età». Ogni anno «vengono messe a dimora decine di nuove piante. Quest’anno sono previste importanti piantumazioni nella zona del Bosco Bolla Grande, al Parco della Pace, presso il bagno pubblico».

Mendrisio: «Per il monitoraggio usiamo un software».

A Mendrisio gli alberi sono circa 1800 e il monitoraggio viene compiuto attraverso un software gestionale. «Sostituiamo regolarmente quelli che, durante i controlli, riscontrano gravi problemi di salute», fa sapere David Mutti, responsabile del verde pubblico di Mendrisio. Sono circa una trentina quelli tagliati ogni anno. Ma, il numero di arbusti piantati è superiore: «Il saldo - conclude - è positivo».

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COMMENTI
 

andrea28 1 anno fa su tio
Il problema é che spesso gli alberi tagliati vengono sostituiti con alberelli la cui crescita é limitata a pochi metri, che non potranno quindi svolgere il loro ruolo ombreggiando le strade e i parchi e abbellendo il paesaggio. Ma si sa, un albero grande perde molte foglie...

UtenteTio 1 anno fa su tio
Taglio ma li ripianto e magari vado a sanare anche i danni causati dalle radici, perché è sempre facile fare il finto ecologista e vedere solo quello che più piace o conviene, andate un po a guardare al ex-Stallone o altri posteggi, addirittura posteggiare in alcuni stalli è impossibile visto che l'asfalto è talmente deformato che la macchina tocca giù. E poi come scritto sotto, appena ne succede mezza apriti cielo, municipale e operai tutti criminali e lazzaroni, ma grazie anche quei personaggi pseudo ecologisti con i soldi altrui chi si inalberano appena viene toccata una pianta, chissà se fanno lo stesso con il loro giardino di casa, lo fanno diventare una foresta o ranzano le piante?

Valentino Alfano 1 anno fa su tio
se li tagliano non va bene...se li lasciano e poi durante un temporale cadono e feriscono qualcuno...apriti o cielo. Ma lasciateli lavorare e non rompete i maroni...che i Comuni hanno persone competenti che sanno quello che fanno. E c'è chi accende le candeline..........

saxicola 1 anno fa su tio
Anche le persone leggono e si documentano... Gli spazi verdi, alberati oppure no, sono un ottimo rimedio contro le "bolle di calore" e, in tempi di canicola, non è poco. Alcuni comuni virtuosi sono già all'opera e in Ticino ci sono bravi specialisti che lavorano su queste problematiche!
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