L’ATA s’interroga sull’opportunità di voler inserire il collegamento nella rete dei trasporti pubblici.
AMBRÌ - La funivia Fusio-Ambrì, per la quale lo scorso novembre il Consiglio di Stato ha stanziato un credito di ottocentomila franchi per il progetto di massima, continua a far discutere e dibattere. Diversi considerano infatti il collegamento tra la Leventina e l'Alta Vallemaggia una sorta di "cattedrale nel deserto". E tra coloro che esprimono la propria perplessità sul progetto vi è anche l'Associazione traffico e ambiente (ATA).
Per iniziare ATA solleva qualche dubbio sull'eventualità che questa linea sia inserita nella rete dei trasporti pubblici. Fatto questo che garantirebbe all'impianto di usufruire i sussidi cantonali e federali per coprire i costi di gestione che sono stimati a due milioni all'anno. «Quest'eventualità ci preoccupa molto - precisa l'Associazione in una nota - visto che i crediti a favore a favore dei trasporti pubblici sono limitati e a farne le spese potrebbero essere altri collegamenti più frequentati».
Quale utilità? - L'ATA trova il primo punto critico nella limitata utenza potenziale. «Fusio conta poco più di 25 abitanti mentre l’intera Lavizzara ne ha circa 500, che sono però sparsi su un territorio molto vasto», ricorda l'Associazione. Ma il problema più grosso non è neppure questo. «La criticità maggiore - precisa ATA - riguarda il mancato vantaggio, in termini di tempi di percorrenza, rispetto alla situazione attuale».
L'ipotetica abitante di Prato Sornico - L'Associazione si immedesima poi in «un'ipotetica» abitante di Prato Sornico che servi dei mezzi pubblici per spostarsi nel Cantone. «Orbene per raggiungere Bellinzona o Lugano anche con la nuova funivia la signora impiegherebbe praticamente lo stesso tempo di adesso, mentre per recarsi a Locarno, ovviamente, è meglio far uso della via attuale». Unicamente per raggiungere il nord delle Alpi il collegamento via funivia diventa attrattivo, facendo risparmiare all’utente circa un’ora. «Ma la domanda da porsi è: quante sono persone residenti in Lavizzara che si recano a nord delle Alpi? E con che frequenza?».
La politica deve rispondere - Una domanda alla quale dovranno rispondere il Parlamento e il Consiglio di Stato, soprattutto in un periodo di restrizioni finanziarie. «I tagli decisi dal Gran Consiglio andranno a pesare anche sul credito a favore dei trasporti pubblici», conclude l'ATA. «E i soldi che verranno utilizzati per supportare i costi di gestione del collegamento Fusio-Ambrì mancheranno inevitabilmente per altre linee con utenza maggiore».