Gli anziani riceveranno più soldi e pagheranno quindi più imposte. Ma il capo della Divisione delle Contribuzioni frena gli entusiasmi.
BELLINZONA - Dal 2026 gli anziani svizzeri riceveranno più soldi grazie alla tredicesima rendita AVS. Un aumento delle entrate che coinciderà con un innalzamento del reddito. Dato questo che farà aumentare anche le loro imposte. «Si parla di importi importanti», precisava lo scorso fine settimana la Schweiz am Wochenende, calcolando un gettito fiscale aggiuntivo di circa 600 milioni per le casse dei cantoni e comuni e di cento milioni per quelle della Confederazione.
Dieci milione di gettito in più - Entrate importanti che andranno a rimpolpare anche le disastrate - il Preventivo 2024, approvato lo scorso sette febbraio dal Gran Consiglio, prevede un buco da 130,8 milioni di franchi - casse cantonali ticinesi. Ma per capire meglio di che cifra stiamo parlando abbiamo interpellato il capo della Divisione delle Contribuzioni Giordano Macchi. «Secondo una nostra prima stima, si tratta di una prima stima indicativa, il gettito cantonale sarebbe di circa dieci milioni. Poi ci sarebbero anche i Comuni e la Confederazione».
Dipende dal metodo - Per il funzionario del Dipartimento delle finanze e dell'Economia (DFE) non è però tutto oro quello che luccica. Soprattutto perché non è ancora stato scelto il metodo con cui verrà finanziata questa rendita. Il Consiglio federale ha infatti recentemente proposto due opzioni: la prima unicamente mediante contributi salariali, la seconda combinando un aumento dei contributi salariali e dell'IVA.
Su da una parte, giù dall'altra? - «Se il finanziamento viene fatto esclusivamente con l'IVA, allora non c'è un impatto diretto per noi. Ma se invece lo si fa - esemplifica Macchi - con le trattenute AVS sui lavoratori e sulle imprese, allora ci ritroveremmo con una cifra minore negli utili di impresa e nei salari imponibili». Insomma le casse dello Stato si troverebbero con più gettito fiscale da una parte, ma potrebbero perdere delle entrate dall'altra.
«Impossibile calcolare ora» - A oggi è quindi impossibile calcolare e capire se la bilancia contabile delle casse ticinesi segnerà un grosso utile oppure no. «Al momento - conclude Macchi - non sapendo quale strumento di finanziamento sceglierà la politica, non posso fare previsioni su quale sarà il gettito in più a disposizione del Cantone».