Grazie al progetto pilota avviato nel 2012, l'atmosfera all'interno del Centro richiedenti e le relazioni con i residenti sono migliorate
BERNA/BELLINZONA - I richiedenti asilo possono svolgere lavori socialmente utili, per i quali vengono pagati. Secondo la Segreteria di Stato della migrazione (SEM), ciò permette loro di «trascorrere una giornata più strutturata e utile».
Un progetto pilota in questo senso è stato avviato dalla SEM a partire dal 2012 in Ticino, a Chiasso, Balerna e Novazzano.
Grazie a questi esperimenti, l'atmosfera all'interno del Centro federale per richiedenti asilo (CFA) e le relazioni con i residenti dei comuni circostanti sono migliorate, ha spiegato a Keystone-ATS il portavoce della SEM, Nicolas Cerclé, durante una visita in Ticino.
Quest'anno la SEM ha raddoppiato il numero di squadre sul terreno in Ticino, passando a sei gruppi di otto persone, per un totale di oltre 15'000 ore di lavoro nei primi quattro mesi dell'anno.
I richiedenti, che lavorano nel bosco e in un cimitero, guadagnano 30 franchi al giorno. Uno di loro, nigeriano, sottolinea l'importanza di questa attività: «Mi dà una nuova vita e mi aiuta a dimenticare molte preoccupazioni».
I candidati sono liberi di accettare o meno un'offerta di lavoro, ha spiegato il portavoce. Questa opzione è disponibile presso tutti i CFA in Svizzera. «In Ticino, le richieste dei comuni superano le possibilità», ha aggiunto Cerclé.