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SVIZZERANo al finanziamento AVS con la tassa su transazioni finanziarie

09.10.24 - 10:31
È l'opinione del Consiglio federale.
Imago
Fonte ATS
No al finanziamento AVS con la tassa su transazioni finanziarie
È l'opinione del Consiglio federale.

BERNA - Le tasse sulle transazioni finanziarie sono meno efficaci rispetto ad altre imposte e il loro potenziale in termini di entrate supplementari è limitato: non si prestano quindi a un finanziamento stabile dell'AVS. È l'opinione del Consiglio federale, che si discosta quindi da quanto proposto dal consigliere agli Stati Beat Rieder (Centro/VS) in un postulato.

L'atto parlamentare del vallesano, accolto nel giugno 2022 dal Consiglio degli Stati, incarica il governo di elaborare un rapporto per illustrare come dovrebbe essere strutturata una tassa sulle transazioni finanziarie in Svizzera per permettere un finanziamento a medio e lungo termine dell'AVS, ricorda l'esecutivo in una nota.

Questo tipo di tasse può essere riscosso in particolare su operazioni su titoli (emissione e negoziazione di titoli), su transazioni di credito e di deposito nelle operazioni sulle differenze di interesse delle banche e sulle transazioni in valuta.

Il rapporto rileva che la Svizzera prevede già due tasse di questo tipo, che generano un gettito fiscale superiore a quello di Paesi europei di riferimento. Si tratta della tassa di emissione, il cui gettito ammonta in media a 250 milioni di franchi all'anno, e della tassa di negoziazione, che genera circa 1,3 miliardi di franchi.

Queste tasse - sottolinea lo studio - sono meno efficaci rispetto ad altri balzelli e il loro potenziale di generare entrate supplementari è limitato. Diversamente dalle imposte generali sul reddito, il consumo o la sostanza, esse non tengono infatti conto della capacità economica dei contribuenti. Pertanto non ottengono buoni risultati in termini di equità fiscale. Inoltre, rispetto ad altre imposte sui redditi patrimoniali o sulla sostanza, causano distorsioni supplementari e possono anche pregiudicare l'attrattiva della piazza economica.

Adempiendo al mandato formulato nel postulato, il rapporto illustra anche come la Confederazione potrebbe generare maggiori entrate mediante tasse sulle transazioni finanziarie senza compromettere troppo la competitività della piazza finanziaria svizzera.

Tra le varie opzioni vi sono la tassa di emissione (con un aumento dell'aliquota d'imposta, la riduzione della franchigia o la reintroduzione della tassa di emissione su prestiti), quella di negoziazione (aumentando l'aliquota d'imposta sui titoli svizzeri al livello di quella sui titoli esteri), l'introduzione di un'imposta sulle nuove ipoteche (transazioni bancarie) o, infine, un'imposta sulle transazioni in valuta.

Preso atto dell'analisi, il Consiglio federale raccomanda di non utilizzare né le tasse di emissione e di negoziazione per il finanziamento dell'AVS, né di riscuotere nuove tasse sulle transazioni finanziarie. A suo avviso, il rapporto conferma che il potenziale in termini di entrate supplementari rappresentato da imposte di questo genere in Svizzera è limitato e non garantisce un finanziamento stabile a medio e lungo termine dell’AVS. Inoltre, ai possibili ricavi supplementari si contrapporrebbero svantaggi competitivi talvolta significativi o rincari nel mercato ipotecario.

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